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Esordio stagionale su Altair il 28 di aprile dopo un'inverno che non c'è stato ed una primavera che sembra estate. Se il tempo dovesse continuare in questa direzione, quest'anno ci sarà da soffrire, visto anche il ricco calendario di appuntamenti che ci aspetta.
Sabato pomeriggio la prima uscita e come ogni anno, nuove persone nell'equipaggio. Stavolta siamo stati fortunati perchè le novità sono, oltre ad Enrico, due splendide ragazze: Valentina e Federica. Ci sono poi le riconferme di Jean Claude, Morris, Mario, Giorgio ed io, della scorsa stagione, ovviamente il signor Sandro e per qualche regata ci sarà anche Federico al timone, quando Sandro sarà impegnato a ragatare con l'altra barca, il Mumm30.
Siamo usciti in mare poco dopo le 15 e dopo circa un'ora e mezza siamo tornati in porto. Abbiamo tolto un po di ruggine alle nostre articolazini, provato qualche manovra e per essere la prima uscita, siamo andati subito molto bene.
Il giorno seguente, domenica, appuntamento alle 10 e partenza alle 10.30 ma c'è sempre qualche cosa che non va e questa volta era il serbatoio quasi vuoto. Altre due persone oltre all'equipaggio del giorno prima portavano a 11 il numero dei "marinai", un po di folla a bordo.
Il vento già scarso il giorno prima, quella mattina latitava completamente e così
non si è potuto fare molto, nemmeno il bagno visto che l'acqua era un po freddina.
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Jean Claude già abbronzatissimo | Giovani promesse | Le operzaioni di pesatura | Renè, Jean e Federico |
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Il rifornimento | Io e tutti gli altri | Valentina e Federico | Federica allo spi |
Dopo aver saltato una settimana, per maltempo e comunioni varie, finalmente si riparte con le uscite. Sabato 12 maggio come al solito allenamento pomeridiano, poco vento, tanto sole e nulla di particolare da segnalare, se non la presenza di Alexander, prodiere con cui abbiamo fatto mille battaglie, che non rivedevo da tanto tempo.
Domenica 13 appena usciti, il vento ancora non era arrivato e per un po di tempo abbiamo sofferto la bonaccia. Poi finalmente è uscito un pochettino di vento, giusto per fare qualche manovra mescolando i ruoli. Io, causa assenza di Jean Claude, sono diventato il 3 (in pozzetto), Morris a prua e Federica tailer con Jacopo alle drizze. Mario come supervisore. Valentina e Sandro sempre al timone e Renè alla randa.
Ma quello che ha reso diversa del solito ed indimenticabile questa giornata è stato Morris che si è perso una scarpa in mare
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Valentina e Sandro | Una bolina tranquilla | Altre barche in mare | Jean e Morris fanno conversazione |
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Il tempo era splendido | ... anche Federica | Vista panoramica di Civitanova | Tentativo di ripescaggio scarpe |
Esordio stagionale con le regate per la Coppa della Repubblica. Dopo 6/7 mesi di caldo e sole proprio in fine settimana erano previsti temporali in tutta Italia. Che culo!
Sabato mattina ritrovo alle 11:30 per una partenza prevista alle 13:30. Armiamo la barca e andiamo a mangiare al ristorante del club.
Giornata fino a quel punto con qualche velatura ma in prevalenza soleggiata e con un vento oscillante tra 10 e 14 nodi, perfetto per navigare. Non c'era Sandro, impegnato con il Mumm ed al timone c'era Federico, così come mancavano le signorine Valentina e Federica.
Regata senza infamia e senza lode fino a quando abbiamo dovuto issare lo spinnaker. Incredibile ma vero, il caricabasso non era stato agganciato o, come si è cercato di far credere da quelli la davanti (Giorgio), si potrebbe essere staccato da solo. Ovviamente come lo spi prendeva aria il tangone veniva sollevato e la spinta del vento era molto inferiore a quella che avrebbe dovuto essere.
Con un'azione da McGiver, superMario è riuscito a staccare il tangone, mettere tutto a posto e riposizionarlo, così siamo potuti ripartire con la giusta andatura, ma ormai avevamo perso molto terreno, cioè acqua.
Nell'ultimo lato di poppa, il tempo che era già peggiorato parecchio, cominciava a preoccuparci un pochino. Da lontano si sentivano dei tuoni e si cominciava a vedere anche qualche fulmine. Avremmo dovuto aspettare che tutte le barche terminassero il tragitto per una seconda partenza, ma sicuri del fatto che non si sarebbe svolta, ci siamo recati immediatamente dentro al porto e dopo aver aspettato un po, abbiamo ammainato le vele ed ormeggiato.
Tempismo perfetto perchè appena abbiamo messo piede sul pontile ha iniziato a piovere e poco dopo ne veniva già a più non posso, ma noi eravamo già al sicuro per fortuna.
Domenica 27 ci doveva essere la seconda giornata di regate ed alle 11:30, con un bel sole, siamo partiti regolarmente. Il vento a differenza del giorno precedente non era moltissimo, arrivava appena a 6/7 nodi nei momenti migliori.
Facciamo la regata regolarmente e quando siamo ad un passo dal traguardo (ed anche in buona posizione), la giuria la annulla perchè alle barche dietro è venuto a mancare il vento. Accidenti!
Abbiamo aspettato che tutte le barche fossero ritornate alla linea di partenza, che il campo di regata venisse riposizionato e finalmente siamo potuti ripartire. Qualcuno taglia la linea di partenza in anticipo e ci fanno ritornare indietro
per secondo tentativo ma dopo 10 minuti il vento era talmente instabile che non ci hanno fatto più regatare. Alle 14 eravamo a terra pronti per vedere il gran premio di formula 1 di Montecarlo e sopratutto... per mangiare.
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SuperMario alla scotta del genoa | La partenza è il momento più bello | Vento e nuvole a volontà | Mario e Giorgio piegano il genoa |
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Tutti a casa prima che piova | In attesa di partire | La barca comitato | Finalmente a tavola (io, Jean e Morris) |
Partenza sabato mattina alle 9.43, con un vento medio tra 10 e 15 nodi che ci ha fatto navigare molto veloci durante le prime ore. Il mare non era una tavola ma nemmeno troppo agitato e l'andatura di lasco rendeva la regata abbastanza tranquilla.
Le previsioni meteo non erano tanto rassicuranti ma i problemi maggiori ci sarebbero dovuti essere al ritorno. L'equipaggio, che doveva essere di 9 persone, all'ultimo momento è diventato di 8, essendo venuto a mancare Andrea per un malore della madre.
Eravamo: Sandro, Valentina, Federica, Jean Claude, Giorgio, Paolo, Mario ed io.
Era la prima volta che facevo una traversata (avevo già fatto una "lunga" però costiera) e, se devo dire la verità, non ero molto tranquillo. E facevo benissimo, visto che non eravamo ancora usciti dal porto ed avevamo già avuto un'incidente: stavamo raggiungendo le altre barche per la partenza, andavamo anche abbastanza veloci (a motore) quando ad un tratto ci insabbiamo un una bella secca (per fortuna sabbiosa). La barca ha fatto una frenata tipo cartoni animati e per fortuna non ci siamo fatti male. Viste poi le previsioni del tempo, ero sicurissimo di prendere tanta acqua ma per fortuna così non è stato.
Nel pomeriggio di sabato il vento era sceso ed il sole cominciava a farsi sentire. La regata, con poco vento, diventava noiosa perché bisognava mettersi sottovento in una scomoda posizione, per tenere la barca sbandata. Complice il caldo finalmente ci si poteva spogliare e qualcuno ha messo addirittura ad asciugare gli indumenti bagnati.
Dopo un calo a metà dell'andata, avvicinandoci al giro di boa, il vento cominciava a rinforzare ma sempre senza raggiungere livelli preoccupanti. Nel frattempo era sceso il buio ed anche le cose più semplici non erano più tali.
Alle 23.30 finalmente arriviamo allo scoglio che, nonostante il buio e la foschia, avevamo già visto da parecchio tempo. Giriamo per primi seguiti a brevissima distanza da un'altra imbarcazione che a causa di qualche nostro problema nell'issata di spinnaker, riesce a passare in testa ed avviarsi per prima verso il ritorno. A dire il vero noi abbiamo rischiato di salirci sopra a quello scoglio. Appena passata la barca comitato, abbagliati dalle sue luci, abbiamo virato immediatamente senza tener conto che c'era ancora l'isola e la stavamo per prendere in pieno. Per fortuna qualcuno dalla barca giuria ci ha urlato così Sandro si è reso conto di quanto stava accadendo ed ha cambiato immediatamente la rotta.
La cosa che mi ha fatto particolarmente impressione, quando abbiamo girato la prua verso l'Italia, è stata la quantità di fulmini che si vedevano in lontananza. Ce n'erano proprio tanti e di notte facevano ancora più impressione.
Durante il ritorno ci si andava a riposare a turno ma io non ero stanco e non volevo perdermi nemmeno un momento di quella regata. Maglione di lana con collo dolce vita, cuffia e cerata ed ero pronto per affrontare qualsiasi condizione meteorologica. In effetti, in almeno 3 occasioni, ha iniziato a piovigginare ma dopo 30 secondi era tutto finito.
E' stata una delle mie notti più lunghe, passata a mangiare Mars, Bounty, tuc, cubi di parmigiano e fumare qualche sigaretta di Giorgio (visto che lui dormiva quasi sempre). Ci mancava un bel cuba libre!
Avevo una voglia esagerata di potermi lavare denti e mani ma sapevo benissimo che fino all'arrivo non sarebbe stato possibile. Il problema delle mani era dato dal fatto che nel pomeriggio mi ero spalmato la crema solare, avevo mangiato panini con prosciutto, mozzarella e pomodoro (che dovevo per forza spezzare con le mani non potendolo fare con i denti) ed avevo anche un po d'olio che era nella scatoletta del tonno, tralasciando il sale marino presente in abbondanza. Ad oggi ancora non ho nessun sintomo di intossicazione, ma vedremo nei prossimi giorni.
Una delle cose più suggestive è stata l'alba che, se non fosse stato nuvoloso, sarebbe stata sicuramente stupenda.
Alle 6:30 la situazione era stabile, non c'erano particolari problemi di navigazione ed aspettavo che qualcuno di quelli che erano di sotto a dormire si fosse svegliato per poter finalmente andarci anche io. Poco dopo esce Jean Claude ed io mi fiondo di sotto dicendo a tutti che ci saremmo rivisti a San Benedetto, all'arrivo in porto.
Siccome il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, dopo che mi ero tolto la cerata, il maglione e le scarpe e stavo cercando la posizione migliore per riposare si sente la voce di Sandro che urla a tutti di uscire di corsa perché si era alzato il vento e bisognava ammainare lo spinnaker . Mi sono dovuto vestire di fretta e salire in coperta ed addio al tanto sospirato riposino. Pensare che gente come Giorgio ha fatto due o tre turni di qualche ora ciascuno sui materassi.
Alle 10:20 di domnica mattina, finalmente tagliamo il traguardo e davanti a noi non c'era nessuno. PRIMI!
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Il percorso | Lo scoglio di Pomo | Dicono di noi | Tutte le foto |
Sabato ci sono state due prove del "Palo d'Oro", le regate sociali del Club Vela Civitanova. Per questa occasione l'armatore mi ha chiesto se potevo andare con i nostri vicini di ormeggio perchè lui doveva sistemare delle cose in barca ed aveva chiamato una persona ad aiutarlo, quindi con me saremmo stati troppi a bordo.
Ho accettato senza problemi anche perchè ero curioso di provare con un'altro equipaggio ed un'altra barca visto che in 8 anni sono salito solo con Sandro.
Ritrovo alle 12, qualche lavoretto in barca ed alle 12.40 tutti a pranzo al ristorante del club. Come accade sempre quando mangiamo lì, arriviamo in barca che sono tutti già in mare e ci tocca fare la partenza "lanciata", tipo Palio di Siena. E' stato a questo punto che ho lasciato i ragazzi di Altair e mi sono aggregato con Golf, subito dopo il pranzo.
Le due barche sono della stessa lunghezza (40 piedi) ma Altair è una barca moderna di un prestigioso cantiere Danese (X-Yacht) con tantissima elettronica e strumentazione, dove è sempre tutto a puntino, appena si rovina qualcosa viene immediatamente sostituito, per questa occasione anche con la randa nuova e qualche genio della vela a bordo mentre Golf è una barca del 1978 dove ad ogni istante si poteva rompere qualcosa (ed infatti si è rotta la drizza del genoa) con uno spinnaker che non era buono nemmeno per coprire la macchina in garage, con bravi velisti (a parte me) ma senza fuoriclasse.
C'erano due prove ma della prima abbiamo fatto solo la partenza e poi ci siamo allontanati per effettuare degli aggiustamenti all'albero ed alla barca in generale. Ci siamo ripresentati regolarmente per la seconda invece. Bellissime condizioni, vento forte 14/16 nodi, mare abbastanza mosso, ogni tanto qualche onda più grande del solito, abbiamo preso parecchia acqua, tanti schizzi ma alla fine...
Primo classificato GOLF!!!
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Golf e Altair | Barca non proprio di ultima generazione | La barca degli sconfitti | Le due barche fianco a fianco |
Per segnalazioni e commenti: sim.one@email.it
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Aggiornato: 17.06.07
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