Per questa vacanza cercavo una nazione non ancora visitata (come sempre) ed un posto dove non fosse troppo freddo. La scelta è andata su Malta che avevo “in canna” da molto tempo ma a cui avevo sempre dovuto rinunciare per diversi motivi, perfetta perché rispettava entrambi i requisiti. Come compagno di viaggio ho avuto la fortuna di avere Simone, con cui ho visitato già mezza Europa, ma che mi ha fatto stare in ansia fino alla fine.
Quando ho fermato il volo non c’era nessun problema da parte sua, se non quello di essere senza lavoro ma, tra la prenotazione e la partenza, questo matto, ha avuto la fortuna-sfortuna di essere chiamato a lavorare con una compagnia di autobus. Dopo la prima vacanza in solitaria, stava per seguirne subito una seconda ma questa volta probabilmente non sarei andato per via delle troppe spese da affrontare singolarmente.
Per fortuna, nonostante lavorasse solo da qualche settimana, a pochi giorni dalla partenza Simone ha ottenuto finalmente le ferie richieste ed ho potuto tirare un grosso sospiro di sollievo e prenotare l’hotel dove alloggiare.
Da un paio di mesi ero in contatto con una persona di Malta che mi aveva dato dei consigli preziosi, tra cui, quello di scegliere l‘hotel a Sliema e non a La Valletta come avrei probabilmente fatto non conoscendo il paese. Prenotare per dormire non è stato affatto semplice perché gli hotel che avevo selezionato avevano tutti diversi commenti negativi non trascurabili. Si andava dall’aria condizionata non funzionante, alle stanze piccole, ai problemi con il wifi, per non parlare della pulizia che, trattandosi di una ex colonia britannica, era già tutto un programma.
In genere, a meno di non essere fregato spudoratamente, non mi sono mai lamentato degli hotel, adattandomi a tutte le situazioni. Per questo motivo non ho fatto troppo caso ai commenti negativi e mi sono fidato esclusivamente di quelli buoni, scegliendo l’hotel Astra, sul lungomare di Sliema, da cui si poteva arrivare facilmente anche a piedi nella zona del divertimento serale (San Ġiljan) e c’era la fermata degli autobus a pochi metri dall’ingresso.