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Giovedì 18 agosto 2011

Sveglia alle 9:30, usciamo alle undici ed iniziamo in giro per la città dal grande mercato coperto (ma per una parte scoperto), dietro la stazione centrale.

Dal web: Il Mercato Centrale è un buon posto per assaporare lo stile di vita odierno della città visto che di turisti non ce n’erano molti. Si estende dentro e attorno gli hangar dello Zeppelin risalenti agli anni ’30, situati vicino alla stazione degli autobus e a quella ferroviaria. Si tratta di 5 padiglioni, 4 dei quali paralleli e comunicanti tra loro, che occupano un’area complessiva di 16000 M2, raggiungendo, nella bella stagione, una superficie di 72300 metri quadri, con gli spazi esterni.

Da quelle parti c’è anche l’altissimo palazzo della Latvijas Zinatnu Akademija (accademia lettone delle scienze) verso il quale ci dirigiamo, facendo però una rapida visita nella bellissima chiesa che si trova lungo il percorso.Purtroppo stavano facendo dei lavori e nella parte interna e non si poteva entrare ma essendoci solo una fune ad impedirne l’accesso, non c’era nessun ostacolo per allungare un braccio e fare delle fotografie.

Arriviamo all’ingresso dell’università a mezzogiorno e mezzo ed appena aperto il portone d’ingresso, sapevo già che dopo due passi, saremmo stati assaliti dalla custode. Per salire a vedere il panorama infatti, si doveva prendere l’ascensore, passando prima alla cassa a fare il biglietto (2 Lat). Purtroppo l’orario non era dei migliori per fare le foto, anzi, il sole di mezzogiorno è proprio la cosa meno indicata ma ormai eravamo lì ed ho fatto quello che potevo. Per sicurezza, ho fatto un milione di foto, così qualcuna sarà venuta bene per forza.

Scesi dal grattacielo, per tornare in centro ripassiamo dal mercato, anche perché non c’era altra strada. Una volta all’interno decido di mangiare “alternativo”, facendomi scaldare il contenuto di un piatto incellofanato, che avrebbe dovuto essere composto da carne e patate. Devo dire che nonostante nutrissi dei dubbi sui metodi di conservazione, ho mangiato proprio con gusto, pagando appena 2,05 lat (compresa una sprite). Simone nel frattempo aveva seguito il mio esempio, mentre Claudio, essendo un po diffidente, ha preferito passare al McDonald’s (sembra una battuta).

Passiamo il primo pomeriggio girando senza una meta precisa, fino a quando ci accodiamo ad un gruppo di russi con guida ed abbiamo fatto tutta una parte del percorso turistico insieme a loro (anche perché una ragazza del gruppo era la fine del mondo). Le nostre strade si sono separate quando un rapido ma violento acquazzone ci ha fermato. Noi ci siamo rifugiati dentro un portone che però non poteva contenere tutti ed i russi hanno proseguito, perdendoci di vista.

Alle 18:30 siamo tornati in hotel per riuscirne solamente poco prima delle ventidue.

Parcheggiata l’auto al solito posto, camminando per raggiungere il centro, ci troviamo a passare davanti ad uno Steiku Haoss che però non era quello grande della piazza. Credevo che avessero tutti lo stesso menu e non mi sono minimamente posto il problema, sapendo precisamente quello che volevo ordinare, avendolo sperimentato la sera precedente.

Il locale, a differenza dell’altro, dove si trovava sempre posto a fatica, aveva tanti tavoli liberi e visto che volevamo mangiare senza aspettare troppo, siamo entrati immediatamente. Purtroppo ho scoperto che le voci del menu non erano affatto le stesse e credendo di aver ordinato una bella bistecca mi sono ritrovato con un hamburger gigante (pagato come una bistecca).

Alle 23:30, finito di mangiare, facciamo un giro per i tanti locali del centro anche se quelli che andavano per la maggiore erano sostanzialmente un paio: l’AmPir, con delle ballerine in abiti discinti sopra il bancone, frequentato però anche da tante ragazze ed un altro di cui non ricordo il nome, a pochi metri di distanza. In questo secondo locale, al piano superiore si ballava e sotto c’era un night club di quelli come li intendiamo noi italiani (quelli con le entreneuse che all’estero chiamano gentlemen’s club).

All’una e trenta decidiamo di tornare in hotel ed in un ora si dorme.

Foto