Venerdì 28 ottobre 2011
Superati alcuni piccoli problemi organizzativi (sembrava che a Luca avessero fregato la caparra per l’appartamento ma poi si è risolto tutto) finalmente, venerdì 28 ottobre, il ritrovo alle 9 di mattina a casa di Paolo e quindi la partenza alla volta di Venezia, aeroporto Marco Polo.
Alle 13:15 siamo usciti al casello di Venezia e dopo un quarto d’ora, avendo ancora parecchio tempo a disposizione, siamo andati a mangiare in un ristorantino nei pressi dell’aeroporto. Terminato il pranzo ci siamo diretti immediatamente al Pesco Parking, uno dei tre parcheggi privati esterni al Marco Polo, che per lasciare la macchina quattro giorni ha voluto soltanto venti euro. Veramente economico e veloce nel trasferimento da e per l’aerostazione.
La navetta del Pesco ci ha portato in aeroporto in soli 3 minuti, alle 14:45, due ore precise prima del volo. Non ero mai partito dal quell’aeroporto e devo dire che non è il solito low cost sfigato ma è molto carino e relativamente grande.
Essendo arrivati con un buon anticipo, abbiamo avuto tutto il tempo di fare le cose con calma ed ho scoperto, purtroppo solo in quel momento, che avevamo la possibilità di imbarcare il bagaglio gratuitamente. Volo prenotato da Paolo che purtroppo non è preciso come il sottoscritto nell’organizzazione. Me lo vuoi dire che abbiamo il bagaglio gratis!!??
C’era un piccolo problema a cui non avevo dato molta importanza ma che forse mi poteva creare qualche problema ed era la marca da bollo sul passaporto. Come per il viaggio di Mosca, anche questa volta ho fatto finta di niente e mi sono presentato senza marca ma il poliziotto addetto ai controlli me lo ha fatto notare, pur tuttavia lasciandomi andare senza problemi. Grazie!!
Un po prima delle 16 aprono il gate per l’imbarco e poco dopo eravamo dentro l’autobus aspettando di essere accompagnati all’aereo. Porca di quella troia, quell’autobus non partiva mai e siamo stati venti minuti ad aspettare in condizioni climatiche proibitive. Sembrerà strano ma un po perché avevamo abiti per il freddo di Kiev ed un po perché era veramente caldo ma abbiamo sofferto tantissimo in quei minuti.
Una volta a bordo ho dovuto penare un pochino per avere un posto sopra le ali perché l’hostess non ne voleva sapere di darmelo, senza aver pagato il sovrapprezzo e mi sono parcheggiato subito dietro rimandando l’attacco al momento opportuno. Quando la gente iniziava a non trovare più posto ed una coppia insisteva per mettersi in quei posti vuoi senza averne diritto, ho chiesto all’assistente di volo se potevo mettermi io e lasciare il mio posto ai signori che ne aveva anche uno libero accanto. Per fortuna la ragazza è stata comprensiva e siamo stati tutti accontentati.
Decollo alle 17 in punto ed atterraggio dopo due ore esatte, che per effetto del fuso orario sono diventate di colpo le venti. Ad attenderci c’era Olga, la fidanzata di Paolo, che ci ha aiutato a trovare il noleggiatore dell’auto irreperibile e per di più, l’ufficio dentro l’aerostazione era anche chiuso. Per fortuna però, nell’ufficio chiuso c’era un telefono e l’indicazione del numero da chiamare e poco dopo si è presentato l’incaricato.
Trovatolo, siamo potuti finalmente partire dall’aeroporto per andare all’appartamento. Per la prima volta sono atterrato al più piccolo e vicino aeroporto di Zhulyani che a differenza del Boryspil dista solo 8 km da Kiev, mentre l’altro 35.
Siamo arrivati in Mala Zhitomirskaya 16/3, la via dove prendo sempre lo stesso appartamento, alle 21:40 e quando faccio per entrare c’è una ragazza li fuori che mi chiede: Simone? Era la figlia della proprietaria che non avevo riconosciuto, nonostante l’avessi come amica su Вконтакте (VKontakte).
Mentre io mi sistemo, gli altri vanno all’altro appartamento e ci ritroviamo dopo un’oretta per andare a cena. Ormai erano le 22:40 e non era facile trovare un ristorante aperto, perché molti chiudo alle 22. Dopo un po che giravamo in centro, ci siamo buttati vicino alla discoteca Arena, nella pizzeria Celentano, più per disperazione che per convinzione. Se dovessi dare un voto alla Margherita che ho mangiato, potrei dare un bel sei che se non avessero messo l’aglio sarebbe stato anche più alto. Ma si può mettere l’aglio sulla pizza Margherita??
Dopo cena abbiamo fatto una passeggiata in Kreshatik, comprato da bere e da mangiare al Billa vicino l’Arena, e poco dopo ci siamo ritirati nei rispettivi appartamenti.