Dopo aver visitato di nuovo Londra, due mesi fa, in questa seconda uscita stagionale continuiamo con il nord-ovest e decidiamo di andare/tornare ad Amsterdam. Ero già stato nella terra dei tulipani tanti anni fa, nel lontano 2008, e appena mi si è presentata l’occasione non ho esitato un attimo ed ho organizzato questo nuovo viaggio.
E’ nato tutto un pomeriggio al lavoro, davanti ad una cartina della Germania di quelle grandi, da parete, presente nell’ufficio di una collega. Stavo vedendo dove si trovasse di preciso Dusseldorf perché sapevo esserci un volo con partenza da Ancona che, a dire il vero, atterra a Weeze che si trova ad un’ottantina di km dalla rinomata cittadina fieristica tedesca.
Dato che Weeze si trova a pochi chilometri dal confine olandese, mi si è accesa la lampadina e sono andato a cercare subito informazioni sui voli, per sapere i giorni in cui volavano ed il costo. L’intenzione era di noleggiare un auto e quindi raggiungere Amsterdam che dista solo 160 km.
La ricerca del volo ha dato ottimi risultati, sia come date che come prezzi. C’erano infatti sia la partenza di venerdì che il ritorno di lunedì, come quasi tutte le mie misere vacanze durante l’anno ed anche il prezzo era una vera occasione, con andata e ritorno a meno di 50 euro.
Non ho perso tempo ed ho iniziato a spargere la voce tra gli amici per cercare dei partecipanti e devo dire che questa volta sono stato molto fortunato. In un paio di giorni avevo già 3 persone interessate, Claudio e Lina, con cui eravamo andati insieme l’anno precedente a Copenhagen e Gianluca, con cui avevo fatto il mio primo viaggio importante auto-organizzato (Germania-Danimarca-Svezia nel 2007) e qualche altro negli anni seguenti.
Andare ad Amsterdam in auto è un’arma a doppio taglio perché se da un lato si ha la comodità di non dover sottostare agli orari dei mezzi pubblici, dall’altro si ha il problema di parcheggiarla ma visto che eravamo in quattro, l’importo pro capite non sarebbe stato molto elevato e sarebbe costato molto meno che 4 biglietti di andata e ritorno da Weeze alla capitale olandese.
Un’altro vantaggio nell’avere l’auto al seguito è che non serve necessariamente prendere un hotel in centro ma ci si può accontentare di una sistemazione anche fuori città, spuntando magari un prezzo più vantaggioso e nel nostro caso, anche il parcheggio gratuito ed uno sconto sulla tassa di soggiorno.
La tassa di soggiorno in centro e nella zona dell’aeroporto era di 5,5 euro a giorno a testa, una cosa incredibile, mentre dove eravamo noi, a Breukelen (tra Utrecht e Amsterdam), solamente di 1,5. Anche il parcheggio dell’auto, negli hotel che avevo preso in esame, in zona aeroporto, costavano mediamente intorno alle 20 euro al giorno ed averlo gratis è stata una gran cosa.
Come già detto, l’hotel che ho scelto (Van der Valk Hotel/Restaurant Breukelen) si trovava quasi a metà strada tra Utrecht, città conosciuta da tutti i tifosi milanisti per aver dato i natali al grande, immenso, incommensurabile Marco Van Basten e la capitale olandese, da cui distava comunque solamente 28 km di autostrada.