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Venerdì 18 Gennaio


Itinerario di viaggio


Eravamo partiti da 3 minuti e già erano iniziati i problemi. Dopo essere passato a prendere Maurizio dovevo fare bancomat ma non trovavo il portafogli. Ho iniziato a pensare quando l'avessi visto l'ultima volta, dovo ero stato, dove potessi averlo appoggiato. Dov'era? Quel volpone ci si era seduto sopra (e sopra al cellulare) e non se ne era nemmeno accorto!

Risolto il problema soldi passo a prendere Gianluca e partiamo e dopo nemmeno 2 ore si era a Forlì. E' proprio comodo quell'aeroporto e dicono che Ryanair ci farà partire tanti più voli (e noi potremmo viaggiare ancora di più!)

Tra aeroporto ed aereo ce ne sono successe di tutti i colori...

Al controllo bagagli a Gianluca gli fanno buttare via il doccia schiuma nuovo perché non si possono portare liquidi a bordo, anche se a me non l'hanno mai trovato, nemmeno questa volta.

Mentre attendiamo che inizino le operazioni d'imbarco, gli altoparlanti dell'aeroporto chiamano un certo Simone Fraticelli. Volo dai signori della Ryanair e mi dicono che avendo l'imbarco a prorità dovevo passare prima degli altri, che ovviamente mi guardavano malissimo. Strano che ai miei amici non venga detto niente visto che i biglietti erano gli stessi. I quali però, essendo furbi, si sono messi dietro di me ed anche loro hanno saltato la fila.

Furbi fino ad un certo punto visto che Gianluca si dimentica di lasciare (e loro di chiederla) la parte del biglietto che deve essere strappata. Appena seduti in aereo, nella nostra bellissima fila 17 (numero a parte, sono i posti centrali dove ci sono le uscite di emergenza e c'è più spazio per le mie povere gambe) viene cercato al microfono un certo Gianluca Tramandini a cui viene chiesto quel biglietto che non aveva fatto staccare.

Le vicende aeronautiche non finisco mica quì!

Come assistente di volo di lingua italiana c'era un simpatico giovane con accento partenopeo che ha cominciato a sparare cazzate a non finire. Annoveriamo tra le più clamorose:

- nell'aereo ci sono 3 bagni, due dietro ed uno avanti, scordatevi quelli dietro che non sono agibili
- tra poco passeranno le signorine a con snack e bevande fredde. Le bevande calde non verranno servite perché sono previste turbolenze
- stanno passando le hostess per raccogliere la spazzatura, chi avesse mogli o fidanzate da rottamare può approfittarne
- stiamo volando sopra Manchester alla velocità di 800 km/h rallentati da un vento di poppa molto forte (il mio navigatore satellitare diceva che: non era ne Manchester, ne 800 km ma 650 ed il vento di poppa aiuta e non rallenta)
- sono in vendita i biglietti per il trasferimento dall'aeroporto al centro città a 6 euro e vi ricordiamo che è l'unico modo per raggiungere il centro. Io sapevo benissimo che c'era il 16/A a 1,95 euro.


Ma la più grossa, quella che passa alla storia è questa:

- stiamo per arrivare a destinazione, se ci fosse qualche ragazza disponibile ad uscire con il comandante non esiti a presentarsi in cabina.

Che dire? Uno showman. A tratti sembrava l'aereo più pazzo del mondo, ci mancava solo la scritta "OK, Panico" ed era l'aereo del film.

Nonostante tutto, alle 21 riusciamo finalmente a toccare il suolo irlandese ed appena usciti dall'enorme aeroporto (10 minuti a piedi) prendiamo subito l'autobus anche se non ero sicurissimo della fermata a cui saremmo dovuti scendere. Con il mio inglese molto approssimativo decido di chiedere all'autista e capisco anche quello che mi risponde!

Scendiamo alla fermata successiva ad O'Connell Street (D'Olier street) ed iniziamo a cercare dove potrebbe essere l'ostello. Alzo gli occhi per vedere il numero civico e noto un'insegna che avevo visto tante volte su internet: Ashfield House Hostel. Cribbio! il nostro ostello!!!

Entriamo, prendiamo possesso della camera e poco dopo, alle 22 ora irlandese (23 italiane), siamo pronti per affrontare Dublino.

Appena fuori, come prima cosa siamo andati a cercare un posto dove mangiare, cioè un McDonald's e subito dopo, quando l'emergenza fame era passata, ci siamo buttati in cerca di locali nella zona di Temple Bar che è il quartiere antico della città con strade fatte di mattoni, pubs in legno uno attaccato all'altro e tantissima gente. Molto bello e caratteristico.

Accidenti, dicono che in Irlanda piova sempre ed hanno ragione! A dire il vero siamo stati abbastanza fortunati perché ha iniziato sul tardi e la pioggia non era molto intensa, quanto basta per rompere le palle. Una delle cose che abbiamo avuto difficoltà a comprendere è stata il vedere tantissime persone in maniche di camicia se non addirittura in t-shirt e le ragazze con dei vestitini leggerissimi, spesso con le spalle scoperte, con sandali e senza calze. Ma come fanno???

In giro per la città c'erano tantissimi poliziotti (Garda) e quando, tornando all'ostello, ci siamo imbattuti in una avvincente rissa tra ragazze abbiamo avuto la prova che sono anche presenti. A 100 mt dall'ostello vediamo un gruppetto di persone vicino a due signorine che sono a terra (pioveva), mezze svestite che si prendono per i capelli. Sembrava uno di quegli incontri di lotta nel fango anche se era una semplicissima pozzanghera. Non so da quanto tempo fosse iniziata ma dopo un minuto che eravamo ad assistere divertiti, arrivano una pattuglia in borghese, una con i lampeggianti e subito dopo altre due ed un cellulare. Prendono le due ragazze, raccolgono i loro abiti, le scarpe, le ammanettano e se le portano via in lacrime. Da noi si sparano, si accoltellano per strada, si stuprano ragazze nelle piazze e non c'è mai nemmeno un vigile urbano.

Alle 2 (in Italia le 3) siamo tornati in camera ma mi sembrava presto per andare a dormire così sono sceso a navigare un po in internet e mandare qualche email fino a dopo le 3. La stanza era con 3 letti a castello e la prima notte (venerdì) c'era solo un ragazzo oltre noi. La notte è stata terribile. Sono andato a letto alle 3:20 e mi sono svegliato prestissimo ma quelle poche ore mi sono dovuto sentire lo straniero con la musica che gli usciva dagli auricolari e Gianluca e Maurizio che russava. Per di più il letto non era per giganti come me. Ma chi se ne frega, se a casa dormo 5/6 ore in vacanza possiamo fare la metà!


Il video della vacanza




Le foto del giorno

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Aggiornato: 23.06.08