Domenica 14 marzo, il nostro ultimo giorno in Germania. La sveglia alle 9 e a seguire, doccia, colazione e preparazione valigie. Alle 10:45 abbiamo effettuato il check-out, riconsegnando le chiavi della camera e dopo aver lasciato i bagagli in custodia alla reception siamo usciti per l'ultimo saluto alla città. Questa volta abbiamo percorso la riva sud del Meno, quella dei musei, che non avevamo ancora visto. Siamo passati per il famoso ponte di ferro (Eiserner Steg) e traversando il Römerberg siamo arrivati fino alla Zeil Strasse, dove ricordavo dovesse esserci la Deutsche Borse ma che non riuscivamo a trovare. Con l'aiuto della mia preziosa mappa, abbiamo raggiunto anche la Frankfurt Stock Exchange dove ovviamente, a parte l'esterno del palazzo non c'era nulla da vedere se non i due simpatici animaletti a grandezza naturale: l'orso ed il toro. Dopo le foto di rito con le due bestie siamo andati a consumare l'ultimo pasto prima della partenza, ovviamente da Mcdonald's. Una cosa che mi ha colpito è che, nonostante fossero già le 14, non c'era nessuno in giro. Dove saranno state tutte quelle persone che il giorno prima invadevano la Zeil? Ancora a dormire? Non lo sapremo mai.. Quando ormai erano le 14, era giunta l'ora di tornare all'hotel ma prima ci siamo fermati a prendere un caffè. Casualmente in tv c'era la formula uno e vedere Schumaker (il traditore Shumaker) che lottava tra il settimo e l'ottavo posto, in un bar tedesco, non ha prezzo. Quando eravamo ormai alla fine della vacanza e stavamo camminando verso l'hotel per prende le valigie ed andarcene ha iniziato a scendere una pioggia leggera. Che culo! Ricordo che avevamo avuto la stessa fortuna in un predecente viaggio, sole per tutta la vacanza e pioggia mentre stavamo aspettando di imbarcarci sull'aereo (forse ad Oslo, lo scorso giugno). Ricordo anche a Kiev, lo scorso dicembre, che dopo un soggiorno con temperatura sempre sopra lo zero, due giorni dopo la nostra partenza erano a -15 gradi. Alle 15 siamo tornati all'hotel e dopo mezz'ora, valigie al seguito, siamo andati ad attendere l'autobus per l'aeroporto, dove abbiamo trovato la stessa folla caotica dell'andata. Per fortuna questa volta ce l'abbiamo fatta a salire sul primo autobus, senza dover aspettare che ne arrivasse un altro ed alle 16:08 siamo partiti alla volta di Hahn. Alle 17:40 siamo arrivati all'aeroporto e purtroppo, a volte, arrivare troppo in anticipo è peggio che arrivare in ritardo. Non offrendo praticamente nulla l'aeroporto di Hahn, siamo passati subito ai controlli personali e quindi nell'aera partenze. Mancavano quasi due ore alla partenza e già eravamo seduti ad aspettare ma la cosa peggiore, noia a parte, sono stati due addetti della Ryanair che controllavano peso e dimesioni delle valigie. Saranno gli effetti della crisi ma non mi era mai successo di vedere controli sui bagagli a mano. Il mio trolley pesava 11,3 kg (il massimo è 10) e mi hanno detto di farlo "dimagrire", mentre Gialuca, ok per il peso, ce l'aveva troppo grosso e non entrava nell'apposito misuratore. Io ho risolto semplicemente tirando fuori delle cose, facendolo pesare e poi rimettendo tutto dentro mentre Gianluca non ha avuto scampo ed ha dovuto pagare 35 euro per dimensioni non regolari. Quando finalmente avevamo risolto tutti i problemi con le nostre valigie non ci restava che aspettare l'aereo ma per la prima volta da quando volo con Ryanair c'è stato un ritardo significativo. La partenza che doveva essere alle 19:35 è stata prima posticipata di 40 minuti e poi di altri 10. Alla fine, siamo partiti alle 20:40 e dopo 60 minuti esatti l'atterraggio a Bologna. Gli ultimi 270 km li abbiamo fatti in auto ed all'una ero a casa. Clicca per ingrandire e leggere il commento |
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