Venerdì 20 Ottobre 2017
Sveglia nel cuore della notte e alle 5 parto da casa per andare a prendere Gianluca, direzione Aeroporto Guglielmo Marconi. Cielo plumbeo, per buona parte del viaggio nebbioso, ma tutto sommato nessun problema particolare e alle 8:10 siamo al Park to Air, il parcheggio lowcost che utilizzo sempre quando volo da Bologna. Un quarto d’ora per pagare ed attendere la navetta, che in appena cinque minuti ci scarica nel parcheggio dell’aeroporto. Decolliamo alle 10:30, con una ventina di minuti di ritardo sull’orario ufficiale, ed atterriamo in terra iberica dopo 90 minuti di volo.
Usciti dall’aeroporto, istruzioni alla mano, andiamo a cercare la navetta che ci deve portare all’autonoleggio, con la quale lasciamo lo scalo a mezzogiorno e mezzo e in una decina di minuti scarsa ci troviamo, insieme ad una discreta folla, all’OK Rent a Car. Comodissimo ed economicissimo ma come neo i tempi lunghi per ritirare l’auto. Ne usciamo dopo un’ora con una fiammante Seat Leon Station Wagon, talmente a buon mercato che per la prima volta, abbiamo fatto anche la copertura assicurativa totale, pagando complessivamente solo 30 euro per due giorni di noleggio.
L’hotel che ho scelto è il Bon Sol Prestige, un quattro stelle a Playa d’en Bossa, nella parte sud dell’isola, pagato poco più di 30 euro a testa a notte, con piscina e parcheggio privato, distante quattro chilometri dall’autonoleggio, dove arriviamo alle 13:45. Il tempo di sbrigare le formalità d’ingresso, prendere possesso della camera, ed usciamo immediatamente a visitare la città e sopratutto mangiare qualcosa.
E’ incredibile come l’isola del divertimento per eccellenza possa cambiare radicalmente una volta chiusa la stagione delle discoteche e nonostante ci trovassimo in un quartiere non proprio periferico, in giro non c’era anima viva. Mangiamo in un KFC per poi arrivare a vedere la spiaggia, poco distante, dove nonostante le nuvole, troviamo comunque qualcuno steso sui lettini. Alle 15:30 torniamo in hotel a prendere l’auto e ci spostiamo a Eivissa, la città di Ibiza, che dista solo tre chilometri da noi.
Gironzoliamo tra le stradine bianche molto pittoresche vicino al porto e sotto le mura della città antica, scoprendo piccole botteghe di artigianato, forni di prodotti tipici, negozi di abbigliamento e molti bar e ristorantini. Bellissimo il castello, posizionato dentro le mura della città vecchia, che domina su tutto il golfo con doppia esposizione anche sul lato opposto del porto, da dove si può ammirare un panorama meraviglioso. Rimaniamo fino alle 18:40, quando recuperata l’auto, decidiamo di tornare in hotel.
Per la sera decidiamo di andare a vedere a Sant Antoni de Portmany, una città sulla costa occidentale dell’isola, nota per la vivace vita notturna. Usciamo alle 20:45 dall’hotel e per quando parcheggiamo è passata mezz’ora. Difficile scegliere un ristorante, che ci sarebbe piaciuto con molta gente ai tavoli, ma non ce ne sono molti con quelle caratteristiche a alla fine scegliamo il Mar 5, al secondo piano di un palazzo in centro città, ad una cinquantina di metri dal lungomare. Finito di cenare passeggiamo un po’ per le viuzze desolatamente deserte e la situazione non migliora di molto sul lungomare. Poco dopo le 23 decidiamo di tornare a Playa d’en Bossa, al nostro hotel, e parcheggiata l’auto ne approfittiamo per un rapido giro a piedi, ovviamente senza trovare nessuno e a mezzanotte siamo già in camera.