Kiev 2

Giovedì 9 agosto 2012

Mi sveglio abbastanza presto ma esco di casa solamente a mezzogiorno e mezzo, destinazione Petrivka, dove c’era un grande supermercato Auchan in cui lavorava una mia amica. Visto che il centro lo avevo battuto a tappeto in tutti i precedenti viaggi era anche un’ottima occasione per visitare una parte periferica e poco conosciuta della città.

Sapevo più o meno da che parte andare ma un conto è vedere il percorso su google e un altro quello di trovarsi nei posti e lungo il tragitto mi sono imbattuto in diversi altri grandi negozi, tra cui un paio di elettronica, in cui sono entrato a dare un’occhiata.

La cosa che mi ha colpito di più è stata vedere negozi così grandi, tutto quel personale ed io, unico cliente. Forse era semplicemente l’orario sbagliato, trattandosi di un tranquillo giovedì agostano, per di più all’ora di pranzo e lontano dai turisti che affollano il centro città.

Una volta arrivato all’Auchan o come dicono loro Ашан, ho chiamato Irina, cercando di capire dove fosse il suo ufficio ed ho scoperto purtroppo che era a casa malata.

Faccio un giro all’interno del supermercato più grande che abbia mai visto (80 casse) ed una volta uscito, passo all’Alta Center, una galleria di negozi adiacente che si distingueva nettamente, oltre che per il contenuto, per una questione puramente cromatica: il colore di sfondo era verde a differenza dell’Auchan, tutto rosso.

Nella percorso per ritornare alla stazione di Petrivka, mi sono fermato a mangiare in un self service (Puzata Hata) e poi, visto che era presto, ho fatto un giro dentro qualche negozio, tra cui Фокстрот (Foxtrot), il grande Gorod OK Shopping Center (City.com) e l’Eldorado, tutti vicinissimi tra loro.

Verso le quattro e mezza decido di tornare in centro ma per la fretta di prendere il treno in partenza, mi sono confuso ed ho sbagliato direzione, trovandomi ad andare verso Minska. Visto che c’ero, anche se sarei dovuto andare il giorno seguente, mi sono fermato a vedere il Dream Town, un grande centro di divertimenti con tantissimi negozi, diviso in due fabbricati quasi identici, ad un centinaio di metri uno dall’altro.

Una cosa molto carina al Dream town, erano le scale mobili, ognuna delle quali con una scenografia a tema. C’era quella ispirata al far west, con cactus e ruote di diligenze, quella della Londra di Sherlock Holmes, c’era Parigi con la torre Eiffel e Notre Dame, c’era Hollywood con le statue degli oscar, Spiderman e King Kong, fino all’antica Cina e la foresta pluviale con tanto di serpenti e dinosauri. Era tutto molto carino ed ovviamente c’era una quantità infinita di negozi di tutti dove si poteva comprare da uno spillo all’arredamento per la casa.

Per quanto riguarda i divertimenti, ce n’erano in abbondanza: una pista di pattinaggio in linea, un’altra di pattinaggio su ghiaccio, un campo in erba sintetica da minigolf , un’area giochi per bambini e ragazzi, una pista di autoscontri, un bowling con più di venti piste ed anche un cinema multisala….immaginate quanto fosse lungo il centro commerciale! C’erano anche dei fastfood intorno ad un grande spazio centrale dove venivano effettuati spettacoli per bambini.

Esco dal Dream Town poco prima delle 19, prendo la metro e torno in centro. Faccio un giro in Хрещатик (Kreshatik) nell’orario più bello, quello più affollato ed alle 20 torno finalmente in appartamento a riposarmi. In realtà, avendo appuntamento con Katerina per la cena, ho avuto giusto in tempo di fare una doccia e sono dovuto uscire quasi subito.

Mangiamo qualcosa al Puzata Hata (Пузата Хата) e dopo una bella passeggiata (come se non avessi camminato abbastanza durante il giorno), prima delle 23 ero già in appartamento.

Foto