Domenica 3 Aprile



Nonostante fossi andato a dormire alle 3:45, quando erano le sette e trenta ero già sveglio, anche perché faceva molto caldo in quegli appartamenti. Mi sono girato sul letto per un’altra ora ed alle 8:45 finalmente è suonata la sveglia. La sera precedente, avevo preso appuntamento con Tomek, il ragazzo della compagnia dei pullman, per farci portare a visitare Auschwitz ed il ritrovo era alle 10.

Per fortuna sono stati tutti puntuali e qualche minuto prima dell’orario stabilito eravamo già al meeting point, nella piazza al di fuori del Barbacane: plac Jana Matejki. Partenza alle dieci in punto e dopo un’ora e 15 minuti eravamo arrivati ad Oswiecim. Evidentemente nelle mie precedenti visite (questa era la terza) ero stato sempre di pomeriggio perché non ricordavo che fino alle 15 fosse possibile entrare solo accompagnati dalla guida. La nostra avrebbe iniziato il giro a mezzogiorno ma essendo solo le 11:15 e conoscendo io abbastanza bene il campo di concentramento, dopo un po di esitazioni, abbiamo deciso di entrare da soli.

Abbiamo fatto appena 10 metri ed una guida italiana, con gruppo al seguito, ci ha notato e ci ha detto di uscire ed aspettare il nostro turno. Che palle!

Arriviamo finalmente a mezzogiorno e puntualissimo si presenta un ragazzo polacco, parlante italiano, che sarebbe stato la nostra guida e sintonizzate le ricetrasmittenti e ricevute le spiegazioni generali, iniziamo il tour. Buona parte delle cose che ci spiegava già le conoscevo, sia per le visite precedenti che per averle sentite in televisione ma ho scoperto anche cose nuove che ignoravo, sull’organizzazione dei lager.

Procediamo lentamente per i vari Block (come venivano chiamate le case all’interno del campo) facendo a volte da tappo ad altri gruppi che in qualche occasione ci hanno scavalcato. Sono rimasto basito quando siamo passati di fronte al blocco italiano e la guida non ci ha detto una parola ed è passata aventi come se niente fosse. Incredibile, abbiamo preso una guida italiana che non ci ha mostrato il blocco italiano!

Quando mancavano pochi minuti alle 14 mi chiama Tomek chiedendomi spiegazioni sulla lunghezza della visita ma proprio in quel momento mi accorgo che avevamo finito e siamo usciti subito. La visita guidata sarebbe proseguita alle 14:40 e prevedeva il trasferimento con pullman al secondo campo, quello di Birkenau ma noi siamo saliti subito sul nostro e siamo andati da soli. In effetti non serviva una guida per spiegarci un campo grandissimo con delle baracche all’interno e le poche cose interessanti le conoscevo già, come il monumento alla fine del campo dove si effettuano tutte le celebrazioni ed i resti semistrutti dai bombardamenti di forni crematori.

Alle 15 in punto siamo ripartiti alla volta di Cracovia dove siamo arrivati alle sedici e quindici, affamati come lupi. Dopo un rapido consulto, siamo entrati filati al McDonald’s all’inizio di Florianska street, senza nemmeno passare un momento all’appartamento per darci una rinfrescata. Finito il pranzo che erano le 17, ho dato il "rompete le righe" per ritrovarci alle 20 in punto. Nonostante avessi dormito meno di 4 ore e camminato tutta la mattina, mi rimanevano ancora due grammi di forza e li ho spesi per una passeggiata al castello, sulle rive della Vistola.

Complice la bellissima giornata, c’erano centinaia di persone sdraiate sui prati o sedute sui muretti, a prendere il sole guardando lo scorrere del fiume ma poco dopo il mio arrivo, il sole cominciava a sparire dietro le case. Nel frattempo mi aveva raggiunto Mattia ed insieme siamo tornati verso la piazza a vedere un po di turisti per tornare in appartamento a pochi minuti dalle 20.

Per riunire di nuovo il gruppo è stata necessaria una mezz’ora ed una volta ritrovati c’era da decidere dove mangiare. La scelta è stata più facile del previsto perché le cameriere del Rooster piacevano a tutti.

Finito di cenare abbiamo provato ad andare a Plac Nowy ma di tutta quella gente che circolava la sera prima non c’era nemmeno l’ombra. Pochissime persone e molti di quei locali erano chiusi. Siamo stati anche a vedere anche al Taawa ma nonostante la discoteca fosse aperta, non ci hanno fatto entrare perché c’era una festa privata.

Verso mezzanotte ci siamo dati per vinti e presi due taxi, ci siamo fatti riaccompagnare in Ulica Florianska, vicino al nostro appartamento. Ancora un giro per via principale del centro storico, assaliti dai promoter dei locali, e ci siamo anche fatti convincere ad entrare in un paio di posti, tra cui il Ministerstwo, che sarebbe stato anche molto carino se solo ci fossero state più persone. Un locale piuttosto grande in cui c’erano al massimo dieci clienti.

All’una io e Mattia siamo tornati in appartamento mentre gli altri ci hanno raggiunto poco dopo.


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Aggiornato: 04.06.11