Venerdì 27 febbraio 2015
Avendo l’aereo alle 16:25, passo a prendere Marco poco prima delle quattordici e dopo mezz’ora eravamo già all’aeroporto.
E’ bellissimo trovare un volo che parte dall’aeroporto della propria regione anche se purtroppo, da Falconara non ce ne sono molti. A parte Londra, c’era un bellissimo Ryanair per Stoccolma ma non lo hanno riproposto e poi ci sono altre destinazioni dove non andrei mai, tra cui tutte quelle italiane e credo qualcosa in Albania e/o in Romania.
Da quando hanno sposato i voli russi da Rimini ad Ancona, entrando all’aeroporto di Falconara sembra di essere al Domodedovo o al Borispol (rispettivamente aeroporti di Mosca e di Kiev) per via di tutti i cartelli in cirillico e la cosa mi piace molto.
Mentre aspettavamo per l’imbarco, mi sono avvicinato alla signorina che vendeva i biglietti della Terravision, per il trasferimento da Stansted a Victoria Station, per chiedere informazioni e visto che il prezzo non era più alto di quello che avremmo pagato a Londra, decido di acquistarli da lei a 19,50 euro ciascuno (andata e ritorno).
Decolliamo quando mancano una decina di minuti alle diciassette e atterriamo a Londra dopo due ore esatte di volo. Per effetto del fuso orario, togliamo un’ora e torniamo di colpo alle 17:50.
Credevo e speravo di poter partire quasi subito con la navetta ma non ricordavo di quanto fossero lunghi i controlli dei documenti, anzi, non ricordavo nemmeno che ci fossero, talmente abituato a volare in paesi Schengen (Il Regno Unito e l’Irlanda, nonostante facciano parte della UE, non aderiscono al patto).
Usciamo dall’aeroporto alle 18:40 e con una buona dose di fortuna, siamo riusciti a salire sull’autobus delle 19. Per il tragitto dall’aeroporto di Stansted a Victoria impieghiamo circa un’ora e mezza e finalmente, ad un quarto d’ora alle 21, arriviamo alla nostra bettola, l’Holly House Hotel (20 Hugh Street, London SW1V 1RP, Regno Unito).
Giusto il tempo di registrarci, pagare, salire all’ultimo piano per lasciare i nostri bagagli in camera e dopo nemmeno mezz’ora eravamo già usciti a visitare la città. Volevamo sfruttare tutto il tempo a disposizione, senza sprecare nemmeno un minuto.
Iniziamo con l’attrazione che avevamo più vicina, il Buckingham Palace, distante appena una decina di minuti a piedi. Credo che non abbia bisogno di spiegazioni perché universalmente noto ma due righe le scrivo lo stesso.
Da Wikipedia: situato nel centro di Londra, Buckingham Palace è la residenza ufficiale del Sovrano del Regno Unito. L’espressione Buckingham Palace o semplicemente The Palace è diventata comune per esprimere tutto quanto ciò che riguarda gli ambienti della Corte e della famiglia reale. Oltre ad essere la residenza ufficiale della Regina, è il luogo in cui si svolgono numerose cerimonie pubbliche (dai ricevimenti dei reali alle visite dei vari capi di Stato) ed è anche una notevole attrazione turistica (famoso in tutto il mondo è il cambio della Guardia). Da un punto di vista più profondo, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i sudditi, nei momenti gioiosi e tristi della storia del Regno. Il palazzo si estende su una superficie di 77.000 metri quadri.
Il tempo di fare qualche foto ed andiamo a cercare un posto per mangiare, visto che nel frattempo erano passate abbondantemente le 22. Ci incamminiamo per il St.James’s Park fino ad arrivare a Trafalgar Square, la piazza dove si trova la National Gallery e in una via laterale, vediamo una grande M gialla (McDonald’s) e decidiamo di fermarci li per mangiare.
Giusto il tempo di un panino e senza perdere tanto tempo, ci rimettiamo subito in movimento. Arriviamo a Embankment per poi attraversare il Tamigi sul bellissimo ponte pedonale, dal quale si godeva di una vista a dir poca meravigliosa. Sulle rive del fiume si ergevano una miriade di palazzi e grattacieli, a partire dallo Shard quasi di fronte, fino alla Cattedrale di St.Paul più a sinistra, sulla skyline.
Giunti sulla riva sud, seguendola come fosse una stella cometa, siamo arrivati alla London Eye, la gigantesca ruota panoramica che costruita tra il 1998 e il 2000, con i suoi 135 metri è stata per qualche anno la più alta del mondo. È attualmente la ruota panoramica più alta d’Europa e ha offerto il punto più alto di osservazione della città di Londra fino al sorpasso da parte della postazione di osservazione situata al 72esimo piano dello Shard (245m). Con 3,5 milioni di visitatori all’anno, il London Eye è diventato l’attrazione a pagamento più popolare nel Regno Unito.
Dopo questo primo sopralluogo notturno, a mezzanotte passata, decidiamo di tornare verso l’hotel. Riattraversiamo il Tamigi dal Westminster Bridge e sbuchiamo proprio di fronte al Big Ben, torre in stile neo-gotico, alta 96 metri e terminata nel 1858. Conosciuta come Clock Tower (Torre dell’Orologio), in occasione del Giubileo di diamante di Elisabetta II del Regno Unito del giugno 2012 è diventata ufficialmente la Elizabeth Tower ma sfido chiunque a trovare uno che la chiami in questo modo.
Lasciamo la Elizabeth Tower, passiamo per la Parliament Square (Piazza del Parlamento) e dopo pochi minuti siamo arrivati all’hotel, dove rientriamo all’una in punto.