Martedì 20 agosto 2019
Ultimo giorno a Minsk, data la partenza di domani mattina, e l’umore non è certo altissimo. A peggiorare la situazione ci si mette anche il meteo, che ci regala un cielo plumbeo e funesto.
Usciamo verso le 11 e passiamo a vedere un negozio che ieri era chiuso, presso il Sobborgo della Trinità (Траецкае прадмесце) e compriamo qualche ricordo bielorusso. Torniamo quindi nel negozio della Dinamo Minsk, presso lo stadio, dove nei giorni scorsi avevo preso un bellissimo telo con il logo della squadra e ne vorrei altri due per regalare ma le scorte sono limitate e ne è rimasto solamente uno. Porca vacca, mi piange il cuore ma mi tocca sacrificare quello comprato per me per poter fare due regali uguali.
Terminato con lo shopping, dato che ieri al centro informazioni ci avevano che per il villaggio-museo di Dodutki (Дудуткі) avremmo trovato dei mezzi per oggi, poco dopo le 13 andiamo a vedere nel parcheggio delle Marshrutka (маршрутка), dietro la stazione, per trovare un autobus, un pulmino, una carrozza che ci portasse al paesino. Purtroppo, dopo aver chiesto anche ai pali della luce, nessuno mi ha saputo dare indicazioni su come arrivare al Muziejny Komplieks Dudutki (Музейный комплекс старинных народных ремесел и технологий «Дудутки») e quindi ci tocca lasciarlo per il nostro prossimo viaggio in Bielorussia.
Una sola cosa dovevamo fare oggi e purtroppo è saltata così ci rimane tutto il pomeriggio da inventare. Nel frattempo, sempre dietro alla stazione ferroviaria Passažirskij (Мінск-Пасажырскі), trovo un ufficio postale per spedire le cartoline e almeno stavolta evito di farlo dall’Italia come accaduto nel viaggio in Russia dello scorso anno. Accanto anche alle poste c’è anche una Stolovaya (Столовая) e dato che dobbiamo fare pranzo andiamo a dare un’occhiata ma è una cosa tristissima e per mangiare andiamo sul sicuro, al Vasilki del centro commerciale Galileo dove provo per la prima volta uno dei piatti tipici bielorussi, i draniki.
Da VisitMosca.com – I draniki sono delle particolari frittelle (larghe circa 8-10 cm e spesse circa 1) a base di patate grattugiate tipiche della cucina russa e diffuse soprattutto in Bielorussia di cui sono uno dei piatti tradizionali. I draniki vanno serviti caldi e accompagnati con la smetana (panna acida). Spesso in Russia i draniki sono mangiati a colazione accompagnati del tè caldo, praticamente sono delle frittelle di patate. Curiosità. Esiste un piatto identico nella cultura gastronomica del Trentino Alto Adige e si chiama tortel de patate.
Non sapevo cosa aspettarmi di preciso ma dico solo che per fortuna ho ordinato anche degli ottimi vareniki (Вареники). Terminato di pranzare, tornando verso l’appartamento, ci prendiamo un espresso Lavazza al bar Kofeynya (Кофейня) e cominciamo a riassaporare l’aria di casa.
Usciamo di nuovo verso le 17 e andiamo a “salutare” la Biblioteca nazionale di Bielorussia (Нацыянальная бібліятэка Беларусі), facciamo qualche foto con un timido sole che ogni tanto sbuca tra le nuvole e passiamo le ultime ore tristissime per centri commerciali (Dana Mall, TsUM e Galleria Minsk) a cercare di spendere gli ultimi rubli rimasti. Al termine dell’ultima lunga passeggiata, quando si sono fatte le 20:45, ci fermiamo a mangiare al solito McDonald’s e poi rincasiamo a passo il resto della serata, fino a mezzanotte inoltrata, a preparare i bagagli per la partenza di domani.