Anche questa vacanza stava per finire e dovevamo lasciare la camera credo per mezzogiorno. Alle otto e mezza eravamo svegli e dopo esserci preparati ed aver raccolto tutti i nostri averi, alle dieci abbiamo lasciato la camera, lasciando i bagagli nella luggage room dell'hotel. Prendiamo la metro per andare in centro ma quando arriviamo non si può uscire perché piove a dirotto. Proprio l'ultimo giorno dobbiamo essere bloccati dalla pioggia!? Dopo qualche minuto, la pioggia sembra allentare ma quando facciamo per uscire, ci rendiamo conto che non si può andare in giro così e ci fermiamo un poco più avanti, sotto il porticato di un palazzo. Che palle! Alla fine, dopo un quarto d'ora di pioggia, possiamo finalmente uscire allo scoperto ma giusto per arrivare nella Piazza Rossa, per andare a mangiare al solito self service dentro al Gum. Il menù del giorno proponeva una cosa che non avevo ancora mai mangiato ma che era di un buono incredibile. Si trattava di una sorta di cannelloni, solo un po più grandi e cotti singolarmente, con dentro un ripieno di carne che erano la fine del mondo. Vista l'ora, c'erano pochissime persone a mangiare e così ci siamo liberati prestissimo, perfettamente in orario per incontrare Anna a mezzogiorno ma anche fossimo rimasti un quarto d'ora in più sarebbe stato lo stesso, visto il ritardo cronico delle donne. Dopo averle fatto gli auguri per il suo compleanno e consegnato un regalo proveniente dall'Italia che mi aveva preso mezza valigia, abbiamo fatto un giro tra le bancarelle per far terminare i rubli a Simone che però ne aveva ancora talmente tanti che c'era da fargli comprare un quintale di caviale per finirli. Nonostante avessimo avuto ancora del tempo, in anticipo sulla tabella di marcia, alle 12:30 decidiamo di tornare all'Izmailovo. Dovevo ancora comprare quella famosa maglietta e nonostante il giorno precedente avessi rischiato di essere picchiato e derubato, decido di tornare dallo stesso, insieme ad Anna e Simone. Questa volta, visto che era l’ultima cosa da comprare, avevo intenzione di cedere alle richieste del "marocchino" russo pur di accaparrarmi la tshirt. Anche se per 500 me l'avrebbe data lo stesso, tiro fuori subito 600 rubli e non lo faccio parlare per niente. La voglio! Alle 13:45 lasciamo l'hotel, è arrivata la triste ora della partenza. Prendiamo la metro per Belorusskaya dove arriviamo alla stazione dell'Aeroexpress alle14:34, appena qualche minuto dopo la partenza del treno (parte ogni trenta minuti). Pazienza, prenderemo quello delle quindici, tanto eravamo in anticipo. Dopo il triste momento dei saluti, alle quindici siamo regolarmente sul treno e come un orologio russo (o svizzero?) alle 15:35 siamo arrivati allo Sheremetyevo. Troviamo fila al controllo passaporti ma ne veniamo fuori abbastanza bene ed anche al controllo bagagli fila quasi tutto liscio. Dico quasi perché la poliziotta addetta allo scanner, vede dentro il mio trolley qualcosa di strano e mi tocca aprirlo per farle vedere cosa fosse. In effetti la forma era di un proiettile, anzi due, ma in realtà erano solamente degli innocui accendini. Al duty-free Simone trova il modo di spendere i rubli rimasti, comprando due belle damigiane di vodka ed un paio di stecche di sigarette, con scarso senso degli affari perché in città costavano molto meno. Quella vodka poi, a Fiumicino ci provocherà una bella rottura di palle per imbarcarla. Decolliamo alle 17:53 e tocchiamo il suolo romano alle 21:11 russe, che in Italia sono le 19:11. Scendiamo, prendiamo il trenino per cambiare terminal e quando ci controllano i bagagli, prima di imbarcarci per Bologna, succede un imprevisto. La vodka infatti, provenendo da un paese non Schengen, non poteva viaggiare come bagaglio a mano ma doveva essere imbarcata e per farlo, oltre a pagare una quarantina di euro, bisognava raggiungere i banchi del check-in dell'Alitalia. Non avevamo molta scelta. Per non lasciare la vodka ai poliziotti dovevamo andare a cercare il check-in, col rischio di perderci nei meandri di Fiumicino e con i minuti contati per la coincidenza per Bologna ma siamo partiti decisi. Per fortuna che quà almeno si parlava italiano. Quando arriviamo ai check-in della nostra compagnia nazionale, vedendo le decine di persone che erano in fila, abbiamo un mancamento. Per fortuna un angelo di assistente a cui esponiamo il nostro problemino, comprende che abbiamo fretta e ci manda dalla collega, facendoci saltare completamente la fila. Il tutto, per fortuna si svolge molto rapidamente ed alle 20:20 eravamo regolarmente al gate, pronti per imbarcarci. Decollo da Roma alle 21:50 e dopo aver volato per la prima volta nell'ultima fila, all'andata, stavolta mi tocca la prima. Cavolo, senza mezze misure! Davanti avevo la parete che ci divideva dalle assistenti di volo e non potevo infilare le gambe da nessuna parte, ero troppo scomodo. Per fortuna che il volo da Roma a Bologna è durato solamente 37 minuti. Appena usciti dall'aereo e ritirato i bagagli, ho chiamato quelli del "Park to Air" che sono stati velocissimi a venirci a prendere. La parte finale del lunghissimo viaggio di rientro è iniziata alle 23:20, con il ritiro dell’auto e la partenza per casa. Purtroppo il viaggio in macchina è stato funestato dalla chiusura dell'autostrada tra Pesaro e Fano che ci ha fatto perdere un sacco di tempo. Alla fine, quando erano le 2:17 ho parcheggiato finalmente nel garage di casa. Arrivati a destinazione! Anche questa vacanza è finita ma guardiamo avanti verso la prossima. Adesso mi devo mettere ad organizzare quella di agosto dove dovrò cercare auto a noleggio, traghetto e hotels in tre differenti città (Riga, Tallin, Helsinki), il tutto cercando di contenere le spese al massimo. Clicca per ingrandire e leggere il commento |
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