Essendo andati a letto alle 4, una sveglia alle 11:30, per iniziare la settimana, ci poteva anche stare e dopo esserci preparati, alle 14 siamo usciti. Grazie alle preziose informazioni che ci aveva dato Olga il giorno precedente, ci siamo incamminati verso la parte alta della città per poi scendere verso il Nipro. Sul nostro tragitto abbiamo incontrato la chiesa di Sant'Andrea e siamo entrati a visitarla. Molto bella, tanto luminosa, non grandissima ma con una bella cupola affrescata. Dall'esterno si poteva notare la grande cupola centrale con 4 piccole torri ai lati, tutte di colore verde con rifiniture giallo oro. Le mura delle chiesa erano celesti con le colonne bianche ed era veramente bella da vedersi. Proseguiamo il nostro cammino e scendiamo attraverso un boschetto che si affaccia sull'altro lato della città. Tra la vegetazione scorgiamo il fiume Nipro che si offre alla nostra vista. Camminiamo fino ad arrivare alla sua riva e saliamo sul ponte per traversarlo ed andare dall'altra parte, dove c'era la spiaggia di sabbia e tanta gente a prendere il sole. I più temerari facevano anche il bagno anche se quell'acqua non mi dava proprio un senso di pulizia. Ormai la globalizzazione sta facendo dei guai molto seri e sopra quel ponte abbiamo trovato i classici lucchetti degli innamorati che si trovano ovunque. Ricordo di averne visti anche a Riga, Francoforte e Colonia, ma credo che ogni ponte famoso non possa esimersi a questa tradizione. Passiamo dall'altra parte e scendiamo verso la spiaggia dove c'erano numerosi chioschetti. Non essendo attrezzati per metterci a prendere il sole non ci è restato altro da fare che fermarci a bere qualcosa ed osservare i bagnanti. Alle 16:30 siamo partiti per tornare in centro ma questa volta è stato un po più complicato perché il ritorno era in salita. Riusciamo a scalare la collina (sto scherzando, non è stato nulla di particolarmente comlicato) e ci presentiamo puntialissimi all'appuntamento davanti Santa Sofia con la nostra amica Anna. Ce l'aveva fatta conoscere Paolo che a sua volta l'aveva conosciuta nel suo ultimo viaggio. Una ragazza minuta, molto carina e simpatica che parlava anche italiano. E' stata molto felice di conoscerci e poter esercitare il suo italiano e noi ci siamo fatti ripagare chiedendole informazioni sulle cose da vedere in città. E' molto più facile chiedere ad una che parla italiano che farsi spiegare in inglese. Siamo stati un paio di ore in un baretto del Maidan, quello con le scritte arabe di fronte al McDonald's ed alle 19:40 ci siamo salutati e siamo andati al supermercato. Dopo una rapida sosta in appartamento, alle 21:15 siamo andati a mangiare nel nostro solito Puzata Hata il self service che ci piaceva tanto. Alle 22, finito di mangiare, abbiamo fatto un giro per la città e qualche "vasca" in Kreshatik ma essendo lunedì, sembrava ci fosse il coprifuoco. Non c'era nessuno in giro! Abbiamo tirato fino a mezzanotte e poi ci siamo ritirati. All'una si dormiva già. Le foto del giorno Clicca per ingrandire e leggere il commento |
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