Praga 1

Giovedì 7 giugno 2018

Il volo di andata alle 15:30, fa si che la partenza sia verso le 10:30, calcolando tre ore per arrivare a Bologna (ci vuole meno ma ci lasciamo un margine) e un paio di anticipo per presentarsi all’aeroporto. Passo a prendere Alessandro, che abita non lontano da me, e alle 10:45 di un bellissimo giovedì 7 giugno, partiamo alla volta dell’aeroporto Guglielmo Marconi.

Tempi rispettati in maniera quasi perfetta e alle 13:40 siamo al Park to Air, dove però ci fanno attendere più di mezz’ora prima di accompagnarci allo scalo, presso il quale arriviamo qualche minuto dopo le 14:20. Ma un’ora è più che sufficiente per i vari controlli aeroportuali ed infatti non abbiamo avuto nessun problema, decollando quasi puntuali, alle 15:45.

Un’ora precisa di volo e una volta a terra, recuperati i bagagli, di corsa a fare i biglietti per i trasporti pubblici. Da i nostri calcoli prima della partenza, poi confermati in loco, il più adatto alle nostre esigenze è il pass turistico da 72 ore, con il quale possiamo prendere qualsiasi tipo di mezzo per per tre giorni, coprendo interamente la nostra permanenza nella capitale ceca. Costo della tessera 310 corone (circa 12 euro), che avevo prelevato poco prima, come un pollo, in uno degli ATM nell’aeroporto. Lo sanno tutti che non si devono prelevare i soldi negli aeroporti ma pensavo di prendere pochissimi, per le esigenze più impellenti ed invece mi sono pure sbagliato a fare i conti ed ho ritirato l’equivalente di quasi 250 euro, con un cambio tutt’altro che vantaggioso.

Come da istruzioni ricevute dal personale dell’hotel, prendiamo l’autobus 119 che ci conduce alla stazione della metro Nádraží Veleslavín, linea A (di colore verde) e con la metropolitana raggiungiamo Dejvická. Il DAP, acronimo di Dům Armády Praha (Albergo Militare Praga), si trova a due passi dalla fermata e poco dopo le 18 prendiamo possesso della nostra camera.

Dopo esserci sistemati e riposati, verso le 20 usciamo finalmente a visitare la città e soprattutto cenare. Scendiamo verso il centro con la metro, percorso Dejvická-Malostranská, e quindi proseguiamo a piedi passando per il Monumento delle vittime della Seconda Guerra Mondiale (Památník padlým vojákům II. světové války), in stile palesemente sovietico, situato nel parco di fronte la fermata e che riporta una data di inizio della guerra abbastanza originale, il 1938. Attraversiamo la Moldova dal ponte Mánesův e camminando lungo fiume raggiungiamo il ben più famoso e iconico Karlův most (Ponte Carlo).

Storico ponte in pietra sulla Moldava, il Ponte Carlo collega la Città Vecchia al quartiere di Malá Strana ed è forse il più famoso monumento della capitale della Repubblica Ceca. Misura 515 metri di lunghezza e 20 metri di larghezza ed è molto frequentato dagli artisti di strada, dai musicisti e dai venditori di “souvenir” durante tutto l’anno.

Facciamo un vero e proprio bagno di folla nel percorrerlo, super affollato di turisti, e torniamo dall’altro lato del fiume, nel quartiere Malá Strana, dove ci sediamo ai tavoli all’aperto di un tranquillo ristorante (Restuarce U Kostela) affacciato su Malostranské Náměstí, la piazza centrale del quartiere storico, proprio di fronte alla Chiesa di San Nicola (Kostel sv. Mikuláše).

Finito di cenare ripercorriamo il Karlův most godendo una vista spettacolare della città illuminata, ai due lati del fiume, in particolare il Castello (Pražský hrad) e la Cattedrale di San Vito (Katedrála Sv. Víta) sulla sommità della collina e proseguiamo in direzione della piazza della città vecchia (Staroměstské náměstí), passando davanti al celebre Orologio astronomico (Staroměstský Orloj) che però era coperto per lavori di manutenzione ed al suo posto c’era una proiezione della sua immagine.

Da Wikipedia: L’Orologio astronomico di Praga è un monumento scientifico del periodo medioevale, montato sul lato sud del municipio della Città Vecchia, nella Piazza della Città Vecchia ed è una delle più importanti attrazioni turistiche della città. Il meccanismo è composto da tre elementi principali: il quadrante astronomico, sul quale, oltre all’ora, sono rappresentate le posizioni in cielo del Sole e della Luna, insieme ad altre informazioni astronomiche; il “Corteo degli Apostoli”, un meccanismo che, allo scoccare di ogni ora, mette in movimento delle figure rappresentanti i 12 Apostoli; e un quadrante inferiore composto da 12 medaglioni raffiguranti i mesi dell’anno.

Verso le 23 ci affacciamo quindi alla Staroměstské náměstí (Piazza della Città Vecchia), uno dei luoghi turistici più importanti della città. Su di essa infatti si affacciano numerosi edifici importanti: la Chiesa di San Nicola, Palazzo Kinský, il Municipio della Città Vecchia con il suo famoso orologio astronomico, la Chiesa di Santa Maria di Týn. Oltre a questa serie di edifici, vi sono numerose case romaniche e gotiche, con suggestive decorazioni; la Casa alla campana di pietra è in stile gotico. Al centro della piazza si trova il monumento dedicato a Jan Hus, posto nella piazza in occasione del 500º anniversario della morte, il quale ha alle sue spalle il Ministero dello sviluppo regionale della Repubblica Ceca. Sui lati sud ed ovest si affacciano edifici in stile barocco, come la Casa all’ariete di pietra e la Casa Štorch, oltre a molte altre pittoresche case d’epoca (Alla volpe rossa, Ochs e Da Lazzaro).

Giusto il tempo di ammirarne la bellezza e proseguiamo velocemente per l’altra piazza famosa della città, quella di San Venceslao (Václavské náměstí), distante qualche centinaio di metri, che raggiungiamo in un quarto d’ora di camminata.

Da Wikipedia: La piazza di San Venceslao è un viale di Praga, nel quartiere di Città Nuova (Nové Město) ed una delle maggiori attrazioni turistiche della capitale ceca. La piazza è conosciuta perché divenuta luogo di memoria il 16 gennaio 1969, quando vi si diede fuoco Jan Palach, studente universitario di filosofia, in segno di protesta contro l’invasione dei carri armati sovietici il 21 agosto 1968, tesa a mettere fine a quel movimento politico riformista noto con il nome di Primavera di Praga. La piazza si può definire anomala: in effetti, si tratta di un largo viale di 750 m di lunghezza, luogo abituale di manifestazioni pubbliche, nonché di dimostrazioni di popolo. Si tratta, ad esempio, del luogo dove il 28 ottobre 1918 venne dichiarata l’indipendenza della Cecoslovacchia dall’Impero austro-ungarico. Per la sua conformazione è spesso chiamata dagli abitanti della città Piccoli Champs-Élysées, per la somiglianza con il celebre boulevard di Parigi. Il nome della piazza deriva dal santo protettore della Repubblica Ceca, San Venceslao, la cui statua equestre, di notevoli dimensioni, domina un lato della piazza.

Percorriamo tutto il viale, arrivando alla statua equestre, per poi tornare indietro e prendere la metro (la stazione di Můstek e in un angolo della piazza) per raggiungere l’hotel, dove arriviamo verso mezzanotte.

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