Sveglia alle 9 perché dovevamo andare a Trakai, a vedere il castello, ma sopratutto perché era impossibile dormire più di tanto avendo il sole che entrava dalle finestre. Siamo usciti a fare colazione su Gedimino e ci hanno colpito quei tavolini davanti al Coffee Inn, con diverse ragazze che facevano colazione e prendevano il sole. Il tempo di un buon cappuccino ed un Muffin ed alle 10:30 siamo tornati a casa a prendere l'auto per raggiungere il castello. Essendo distante meno di 30 km, siamo arrivati circa alle 11:15 e mentre stavamo parcheggiando (non so se in divieto) un signore che stava pescando li vicino ci chiama e ci offre il suo giardino per 5 litas, senza limiti di tempo. Considerando che al cambio, 5 Litas corrispondono a meno di 1,5 euro, accettiamo battere ciglio. Avvicinandoci al monumento notiamo che, come ogni castello che si rispetti, ci sono tantissime scolaresche a visitarlo e per il resto poche altre persone. Il prezzo del biglietto di ingresso è di 12 Litas che diventano 16 (4,5 euro) se si intende fare delle foto all'interno. Ovviamente si.. Non dico che è stata una delusione ma certamente non mi aspettavo una scatola vuota. La cosa più bella del castello è senza dubbio quello che si vede dall'esterno, con questa grande costruzione in mezzo ad un isolotto, circondata dall'acqua e da tanta vegetazione. Dentro praticamente non c'è nulla, se non qualche oggetto dell'epoca raccolto in qualche vetrina e due mattoni vecchi spacciati per qualcosa di medievale. Alle 13 siamo ripartiti per tornare a Vilnius e visto che c'eravamo abbiamo deciso di passare prima all'Akropolis, il centro commerciale più grande della città sia per mangiare che per vedere un po di negozi. Veramente molto grande e con una miriade di negozi piccoli e grandi. All'interno c'era anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio dove sicuramente ci fanno anche delle gare di Hockey. Simone mi concede un McDonald's (a lui non piacciono moltissimo) e finalmente si mangia! Dopo un giro in lungo ed in largo per tutti i piani dello shopping center, alle 15:20 rientriamo in appartamento per rilassarci un po. Usciamo di nuovo dopo un'ora e mezza e questa volta andiamo a visitare l'adiacente Cattedrale di Vilnius che è la più importante chiesa cattolica della Lituania. La nostra sistemazione era a pochi metri dalla chiesa come al resto delle principali attrazioni della città, tutte vicinissime tra loro. La cattedrale di Vilnius fu costruita sulle ceneri di un precedente tempio pagano tra il 1779 ed il 1783. Facendo dei lavori di scavo per ristrutturare le fondamenta sono state riscoperte le state di bronzo alte 5 metri di St Helene, St Stanislav e St Casimiro. All'interno della cattedrale la cappella dedicata a quest'ultimo santo è da ammirare, con all'interno una bizzarra madonna sorridente.. La cosa che mi ha colpito di più della cattedrale è stata la sua grandezza sicuramente, con quelle colonne che sembravano non finire mai guardandole da sotto ma anche il suo candore e pulizia. Sicuramente è stata ristrutturata-dipinta di recente perché sembrava appena costruita. Il passaggio successivo era quasi obbligato con la visita alla torre di Gedimino, uno dei più bei monumenti della città, che si trova in cima alla omonima collina, dietro la cattedrale. Dentro la torre di mattoni rossi si trova anche un museo (di scarsa importanza) ma la cosa che la rende unica è la vista di cui si può godere una volta saliti in cima. Scesi dalla Gedimino Pilies ci siamo diretti verso la Repubblica di Uzupis, nome altisonante che stava ad indicare il quartiere degli artisti. Raccogliendo informazioni su internet sembrava ci fosse qualcosa di importante o caratteristico da vedere ma dalle informazioni degli amici di Vilnius non dovevo perderci tempo. Ci siamo andati per curiosità, giusto per fare due foto e prenderci una birra ma avevano ragione gli amici lituani: non c’era assolutamente niente di interessante da vedere. Alle 20:30 siamo tornati in camera a darci una sistemata in vista della serata ed alle 22 eravamo in cerca di un ristorante. Volevamo andare alla Trattoria da Antonio ma arrivati davanti all’ingresso abbiamo visto, primo che era vuota e secondo il listino prezzi. Nessuna delle due cose ci spingeva ad entrare ed infatti abbiamo cambiato immediatamente destinazione, andando al Pomodoro, per la seconda sera. Si mangia benissimo, si spende regolare... perché no? Finito di cenare siamo tornati a "casa" e siamo usciti con l’auto per andare a vedere qualche locale fuori dal centro. Siamo passati prima al Pacha e poi al Metelica ma entrambi erano chiusi e scorrendo la lista, il successivo era il Pabo Latino, un nome che era tutto un programma. Purtroppo non riesco a digerire la musica latino-americana e mi stavo proprio sforzando per entrare in quel locale. Siamo entrati a mezzanotte e siamo rimasti per quasi un’ora ma non c’erano tantissime persone, per lo più erano coppie miste con donna locale ed uomo straniero. C’erano anche un paio di belle ragazze ma erano con un gruppo di amici e quindi inavvicinabili. Simone però ha rimediato una signora sulla cinquantina che lo ha preso quasi di forza e se l’è portato a ballare in pista. Avevo paura che lo violentasse pure ma per fortuna è finito tutto bene. All’una eravamo di nuovo all’appartamento e visto che era presto abbiamo deciso di lasciare la macchina e fare un giro a piedi. Con pochissime persone in giro e la voglia al minino, quando ci hanno chiesto il biglietto per entrare al Prospekto abbiamo deciso che era ora di andare a dormire. Clicca per ingrandire e leggere il commento |
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