Avevo proprio voglia di tornare in Russia, dopo una breve vacanza a Mosca nel giugno del 2011 e come sempre, l’unico candidato ad accompagnarmi non poteva che essere Simone. A dire il vero, nonostante un piano ferie consegnato a gennaio, quando eravamo a metà giugno ancora non aveva ricevuto la conferma e la cosa stava per diventare un problema. Nel frattempo avevo contattato tutte le amicizie, italiane e in loco, in grado di darmi le dritte necessarie.
Questo scambio d’informazioni mi è stato utilissimo soprattutto per scegliere la compagnia aerea con la quale viaggiare, dato che mi era del tutto ignota l’esistenza della Pobeda (Победа), società lowcost con sede a Mosca, creata come sussidiaria della compagnia Aeroflot.
Per quanto riguarda il visto, invece, fortunatamente era ancora attiva la società che avevo utilizzato nel 2011 e come allora, anche questa volta, si è rivelata essere la più economica e con un servizio eccellente. Per la cronaca, trattasi del sito vistoperlarussia.com.
A metà giugno inoltrato, finalmente, dopo molte sollecitazioni, è arrivato l’ok di Simone e mi sono potuto mettere al lavoro per organizzare il tutto. Volevo visitare sia Mosca che San Pietroburgo e per il viaggio erano molte le cose da valutare. Potevamo volare su entrambe le città e tornare dall’altra o dalla stessa, dovevo poi decidere come spostarci tra le due e anche se i mezzi erano sostanzialmente due, treno o aereo, c’erano comunque molte varianti da considerare.
Alla fine, dopo mille valutazioni, la scelta finale è stata quella di decollare da Pisa (scomodo per noi ma inevitabile) per Mosca e tornare con un volo da San Pietroburgo, sempre chiaramente a Pisa. Per raggiungere San Pietroburgo, invece, ho deciso di affidarci al famoso treno ad alta velocità Sapsan, di cui però mi sarebbe piaciuto acquistare i biglietti direttamente dall’Italia, prima di partire, ma la cosa è stata impossibile per via del pagamento richiesto, fatto da una banca russa e non con i normali circuiti internazionali. In teoria avrei potuto farlo tramite un amico in possesso di carta di credito russa ma alla fine ho deciso (sbagliando) di non preoccuparmi più di tanto e di acquistarlo a Mosca.
Nel mosaico delle prenotazioni mancavano ancora gli hotel ma con Booking.com è sempre un gioco da ragazzi. Per quello di Mosca non ho avuto dubbi e ho scelto lo stesso del 2011 (Izmailovo) e per San Pietroburgo, uno economico in zona stazione (Московский вокзал): il City Room di Nevskij Prospect 95, con ingresso anche dal numero 10 di Goncharnaya Ulitsa. Per concludere, mancava solamente il parcheggio di Pisa, perché noi andiamo sempre in macchina agli aeroporti. In questo caso ho fatto un vero e proprio capolavoro, per il quale mi faccio i complimenti da solo: mi sono iscritto in uno dei gruppi cittadini di Pisa, su Facebook, e ho chiesto informazioni. Tra i molti che mi segnalavano diversi parcheggi, anche gratis ma con qualche dubbio sulla presenza di zingari nei paraggi, un paio di persone mi hanno offerto casa loro, a un prezzo super vantaggioso, tra l’altro a solo qualche decina di metri dall’aeroporto.