Iniziamo il nostro primo vero giorno a Mosca, dopo la giornata di ieri impegnata quasi esclusivamente con il viaggio. Sveglia poco dopo le 8 e una volta pronti torniamo alla Киевский вокзал (stazione Kiyevsky) per sbrigare delle pratiche indispensabili per la nostra permanenza in Russia: procurarci dei contanti, delle sim per i telefoni... e fare colazione. Troviamo tutto all'interno del centro commerciale Evropeyskiy, di fronte alla stazione dei treni e proprio davanti all'uscita della omonima metro Kievskaja (Киевская). Compriamo due sim MTS (MTC) a 500 rubli ognuna, da una simpatica signorina in un desk sul corridoio, la quale ci indirizza anche dal cambiavalute e con il cash in mano, entriamo nel supermercato a fare colazione nel reparto forno, dove hanno anche un distributore automatico per caffè e cappuccini. A questo punto, sistemato le cose indispensabili, siamo pronti a iniziare il giro della città, partendo dal vicino Monastero di Novodevičij. Lo raggiungiamo a piedi, costeggiando per un paio di chilometri il fiume Moscova, ma quando ci avviciniamo notiamo delle impalcature che non ci convincono. Infatti, giunti alla biglietteria, troviamo un cartello in cui c'è scritto che la cattedrale di Smolensk è chiusa. Da Wikipedia: Il monastero di Novodevičij (Новодевичий монастырь, letteralmente "Monastero delle Nuove Vergini"), noto anche come monastero di Bogorodice-Smolenskij (Богоро́дице-Смоле́нский монасты́рь), è probabilmente il più famoso di Mosca, edificato in stile barocco moscovita. Il nome venne concepito per differenziarsi da quello dell'Ascensione situato nel Cremlino. A differenza di altri conventi moscoviti, questo è rimasto quasi intatto fin dal diciassettesimo secolo. Nel 2004 venne inserito tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. La struttura più antica del monastero è la cattedrale a cinque cupole e sei pilastri dedicata a Nostra Signora di Smolensk della quale, all'interno si conserva la celebre icona. I suoi affreschi sono tra i più raffinati di Mosca. La cattedrale è il punto focale del monastero nonostante la presenza di molti altri edifici sacri. Le mura rosse e le torri merlate, due chiese sopraelevate rispetto ai portoni, un refettorio e i quartieri residenziali vennero tutti progettati in stile Barocco moscovita. Nel complesso anche un campanile sottile che si sviluppa su sei piani, per un totale di 72 metri, il che lo rende la struttura più alta della Mosca settecentesca. Usciamo dal convento senza praticamente aver visto niente (ma regolarmente pagato 300 rubli per l'ingresso + 100 per poter fare le foto), per passare all'attiguo cimitero, il più famoso di Mosca, la cui visita è persino più interessante, dato che vi si trovano sepolti personaggi celebri della storia della Russia e dove spiccano alcune tombe e mausolei che sono autentiche opere d'arte. Da Wikipedia: Il cimitero di Novodevičij (Новоде́вичье кла́дбище), inaugurato nel 1898, è il più importante di Mosca. Come altri importanti monasteri moscoviti (ad esempio il monastero di Danilov o quello di Donskoj) il convento di Novodevičij venne trasformato dalla nobiltà russa in luogo di sepoltura. Durante l'epoca sovietica divenne il cimitero più esclusivo della Russia, grazie alla presenza di Pëtr Kropotkin, Nikita Chruščëv, Sergej Prokof'ev, Dmitrij Šostakovič, Konstantin Stanislavskij e David Ojstrach. Attualmente nel cimitero sono sepolte circa 30 mila persone, tra cui famosi scrittori, artisti, militari e politici. Sono certo che vi perderete in mezzo alle varie tombe alla ricerca di quelle dei personaggi famosi che potete conoscere, come quella di Boris Eltsin, la moglie di Gorbacev, Tupolev, Cruscev, Prokofiev, Molotov e molti altri. Sono circa le quattordici quando usciamo dal cimitero e passiamo al vicino stadio Luzhniki (Лужники), quello dove si è giocata la finale del Campionato Mondiale di Calcio, il 15 luglio. Pensavo si potesse visitare qualcosa o almeno entrare sugli spalti ma non è stato possibile. Di solito accade in stadi dove c'è qualche museo della squadra che ci gioca, una sala trofei, o qualsiasi altra cosa che giustifichi un biglietto d'ingresso ma in questo abbiamo trovato solamente operai intenti nello smontaggio delle attrezzature usate per il campionato appena concluso. Da Wikipedia: La Grande arena sportiva del complesso Olimpico Lužniki (Большая спортивная арена Олимпийского комплекса Лужники), più informalmente Stadio Nazionale Lužniki, è un impianto sportivo multifunzione. Costruito nel 1956 dal governo dell'URSS e noto all'epoca come Stadio Lenin, era capace di più di 100 mila posti ed era completamente privo di copertura; nel 1980 fu quello designato come sede dei Giochi della XXII Olimpiade che si tennero nella capitale sovietica. Dopo la fine dell'URSS il governo russo, che ne ereditò la proprietà, lo sottopose a ristrutturazione al termine della quale l'impianto fu totalmente coperto e portato a una capienza di 81360 posti a sedere. Facciamo un giro intorno cercando una porta aperta, un cancello, qualcosa per intrufolarci ma nulla. Nell'unica che abbiamo trovato c'erano dentro degli operai. Facciamo quindi qualche foto e proseguiamo il nostro cammino, con la prossima destinazione che è l'Università Statale di Mosca, non distante, dall'altra parte della Moscova. Giusto il tempo per un panino, in un chiosco vicino lo stadio e affacciato sul fiume e poi ripartiamo alla volta del ponte per passare sull'altra sponda. L'università è situata su uno dei sette colli di Mosca, denominato La Collina dei Passeri, che parte dalla riva del fiume fino ad arrivare in cima, alla quota di 220 metri ed è classificata come riserva naturale statale. Attraversiamo il bosco e saliamo fino in cima, alla piattaforma d'osservazione, dove la vista sul panorama di Mosca è veramente spettacolare. Tale piattaforma rappresenta una meta turistica di notevole importanza e lo abbiamo capito subito quando cerchiamo di farci un paio di foto con lo sfondo: le persone intorno erano come le formiche. Le cose viste fino a questo momento erano tutte nuove per noi, mentre l'Università Statale di Mosca l'avevamo già "fatta" nel precedente viaggio (2011). Ricordo perfettamente che arrivammo dall'altro lato, con la metro e che nella fermata dell'autobus parlai con un ragazzo italiano che era venuto qua per studiare e lo invidiai moltissimo. L'Università statale Lomonosov di Mosca (Московский государственный университет имени М. В. Ломоносова, МГУ), fondata nel 1755, è la più grande e importante università della Russia. Vi sono grosso modo 47.000 studenti, a fronte di un corpo docente di circa 5.500 persone. L'edificio principale è il più imponente dei sette grattacieli moscoviti, noti come "Sette Sorelle", voluti da Stalin e costruiti nel primo dopoguerra con manovalanza fatta di prigionieri tedeschi. Gli altri sei sono due ministeri, due hotel, due residenziali, ma nessuno si avvicina per grandezza all'Università Lomonosov. Mi sarebbe piaciuto visitarla all'interno ma non credo sia possibile e comunque non abbiamo neppure provato, nonostante il mio motto sia: "andiamo vanti finché qualcuno non ci ferma". Facciamo qualche foto e quando siamo arrivati alle 17:45 ci incamminiamo alla metro, che raggiungiamo dopo un rapido giro in un piccolo centro commerciale incontrato lungo la strada. Alle 19:15 siamo nella nostra camera, in hotel. Alle 22 decidiamo di uscire a fare un giro in centro, con il tragitto molto comodo dato che la stazione metro di Ploschad' Revolyutsii (Площадь Революции) e sulla stessa linea di quella dell'hotel (Partizanskaya), ed eccorrono appena una decina di minuti. Usciti dalla metro, la prima cosa che vediamo è il meraviglioso Teatro Bolshoi che di notte, illuminato, è ancora più bello. Il Teatro Bolshoi (Больш́ой Те́атр) ovvero Il Grande Teatro, situato a pochi passi dalla Piazza Rossa, è uno dei simboli di Mosca e della tradizione russa. È il teatro più famoso di tutta la Russia, in cui vengono allestiti balletti, opere e spettacoli teatrali. Il teatro, in stile neoclassico, è uno dei più celebri e blasonati templi del balletto classico al mondo ed è inoltre associato a una compagnia di danza, la Bolshoi Ballet. L'edificio fu costruito nel 1824 su disegno dell'architetto Andrei Mikhailov, per sostituire il teatro Petrovka, distrutto dal fuoco nel 1805. Proseguiamo il cammino in direzione della Piazza Rossa passando davanti al palazzo della Duma di Stato (Государственная дума), la camera bassa dell'Assemblea federale della Federazione Russa (la camera alta è il Consiglio Federale della Russia). La Duma, che ha sostituito il Soviet Supremo in seguito alla nuova costituzione introdotta nel 1993, ha sede nel centro di Mosca e i suoi membri sono i deputati. A pochi passi dalla Duma, attraversata la strada, siamo nella Piazza del Maneggio (Манежная площадь) un'area circoscritta dall'Hotel Moskva a est, dal Museo statale di storia e dai giardini di Alessandro a sud, dal maneggio di Mosca a ovest e dal settecentesco quartier generale dell'Università statale a nord. Rappresenta un punto di vitale importanza del centro storico della capitale russa, poiché collega il Cremlino e la piazza Rossa con la principale arteria della città, ossia la via Tverskaja. È servita da tre stazioni della metropolitana di Mosca: la Ochotnyj Rjad, la Ploščad' Revoljucii e la Teatral'naja. Attraversiamo la Piazza del Maneggio per passare poco più avanti alla ben più celebre Piazza Rossa, la più famosa di Mosca e della Russia e una delle più belle al mondo. Situata in pieno centro della città, misura 330 metri di lunghezza e 70 di larghezza (23.100 metri quadrati di superficie) e nel 1990 il complesso della Piazza Rossa e del Cremlino, sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Qualche dato interessante sulla Piazza Rossa: La piazza risale alla fine del XV secolo, subito dopo la costruzione dei muri del Cremlino. Si dice che il nome della piazza non si riferisca al colore rosso del comunismo, né al colore dei mattoni che la circondano, ma che derivi dalla parola russa Krasnaya (Красная), che significa "rossa", ma in russo antico significava "bella", quindi, bella piazza. Può sembrare una cavolata ma io mi sono emozionato nel trovarmi in quel posto e ancor di più quando mi si è parata davanti la meravigliosa Cattedrale di San Basilio. Spettacolare e unica nella sua bellezza. Il centro della piazza è purtroppo chiuso per via dell'allestimento delle tribune per una manifestazione che avverrà dal 24 agosto al 2 settembre. Si tratta del festival di bande musicali Spasskaya Bashnya, dove parteciperà anche una banda italiana, da quanto apprendiamo da uno dei manifesti affissi sulla recinzione. Passiamo qualche minuto ad ammirare e fotografare San Basilio per poi proseguire verso il ponte sulla Moscova, ammirando la cattedrale anche dal lato posteriore, meno conosciuto. Anche dal ponte il panorama è veramente incredibile con il Cremlino e poco più avanti la Cattedrale di Cristo Salvatore. Torniamo quindi indietro, costeggiamo il Gum e alla fine prendiamo per Nikolskaya Street (Нико́льская у́лица), la strada pedonale che collega Piazza Rossa e Piazza Lubjanka, famosissima durante gli ultimi mondiali di calcio quando era zeppa di tifosi e vi si collegavano tutte le televisioni. Illuminata in maniera spettacolare e con diversi cantanti presenti, è un vero piacere camminare in quella via, che percorriamo fino alla fine. Piazza Lubjanka (Лубянская площадь) non è certo tra le piazze più belle di Mosca tuttavia sono sufficienti due parole (Sede KGB) per suscitare la curiosità che farà sì che vi recherete in questa enorme piazza. A dominarla infatti, inconfondibile per via delle dimensioni, il famigerato "Palazzo della Lubjanka", ex sede dei Servizi segreti sovietici dove sono stati torturati e uccisi migliaia di russi. Spalle all'ingresso, sulla sinistra, il Central Children's Store, il più grande negozio di giocattoli d'Europa dove all'ultimo piano, dietro pagamento di 50 rubli, avrete accesso al terrazzo panoramico. Dalla Lubjanka facciamo il percorso inverso, tornando indietro per Nikolskaya Street, fermandoci per uno spunti al Kfc che si trova a metà via e quindi proseguiamo a prendere la metro e all'una e venti siamo in hotel. Clicca per ingrandire e leggere il commento |
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