Al Susi hotel, con i 56 euro a giorno della stanza tripla, avevamo anche la colazione inclusa e questo di solito è un'arma a doppio taglio perché se da un lato è comodo uscire dall'hotel già "mangiati", dall'altro ci si deve svegliare in tempo per non trovare la cucina sbarrata. Essendo noi abbastanza mattinieri, non abbiamo di solito questi problemi. Sveglia alle nove, scendiamo a mangiare e troviamo la classica colazione continentale, niente cose strane per fortuna. Non essendoci accordati in nessun modo con Claudio, che dormiva nella singola, non abbiamo pensato di chiamarlo e quando si è fatto vivo, non ricordando del fuso orario, il ristorante era già chiuso. Alle dieci e mezza lasciamo l'hotel per andare in centro, che dista poco meno di 7 km, dove arriviamo in dieci minuti e trovato un buon parcheggio, iniziamo la visita della città con la luce diurna. Partiamo dalla prima cosa che troviamo, entrando dall’antica porta d’accesso all’old town, la Viru Varav, ossia una parte della cinta muraria dove era possibile salire e fare un piccolo percorso. Costo del biglietto 3 euro ma in fondo non era niente di speciale. Scesi dal muraglione, ci siamo incamminati per le viuzze del centro fino ad arrivare alla chiesa di Sant'Olav (Oleviste kirik), con la sua altissima torre, dove nonostante la mia paura per l'altezza non ho potuto esimermi dal salire. Complice il cielo terso, da quell'altezza si aveva una vista a dir poco meravigliosa su tutta la città, fino a chilometri e chilometri di distanza. Da Wikipedia: La chiesa di Sant'Olav è una chiesa medievale, di cui si ha notizia a partire dal 1267. È una delle costruzioni più appariscenti di Tallinn; con un'altezza di 159 metri, fu l'edificio più alto del mondo fino al 1625, anno in cui la torre rimase gravemente danneggiata in seguito ad un crollo parziale, che ne ridusse l'altezza agli attuali 123 metri. Aveva la funzione di segnale per la navigazione, il che spiegava l'altezza tutto sommato inusitata per la cittadina estone. Deve peraltro il suo nome al patrono dei marinai, il re Olav II di Norvegia. Credevo che dopo aver pagato 2 euro di biglietto ci fosse almeno l'ascensore ma mi sbagliavo di grosso e qualche italiano che si è divertito a contare gli scalini, alla fine ci ha detto quanti ne abbiamo dovuti salire: 258! La cosa bella è che durante il percorso, in qualche punto, c'erano dei seggiolini dove poter fare una sosta, nella lunga scalata della torre. Dopo un lungo e dettagliato servizio fotografico per tutti e quattro punti cardinali, siamo scesi ed abbiamo proseguito il giro per la città, trovandoci per caso a passare di fronte al museo marittimo, di cui avevo letto qualcosa. Avendolo segnato tra le cose da visitare, quando erano le 13:45, io e Simone paghiamo i 3,20 euro del biglietto ed entriamo mentre Claudio prosegue il giro per il centro storico. Dentro all'Eesti Meremuuseum, diviso in tre piani, c'erano fotografie, documenti, attrezzature per immersioni d’epoca, modellini di navi, equipaggiamenti e testimonianze che contribuivano a dare una idea più chiara di quanto la “marineria” sia stata importante nella storia di questo popolo. Simpatico da vedere ma nulla di entusiasmante. Il tempo che fino a quel momento era rimasto sul sereno-variabile, decide che è ora di dare una bagnata alla città e proprio quando stiamo per uscire uno scroscio di pioggia ci blocca all'interno. Aspettiamo un pochino fino a quando tutto finisce, come per magia e visto che avevamo una discreta fame, alle 15 passiamo al McDonald's per un panino veloce. Finito di mangiare, visto che il tempo era ancora incerto, abbiamo preferito prendere l'auto e tornare all'hotel e dopo un cambio di vestiario, siamo usciti di nuovo alle 17, in grado di affrontare sia il freddo che la pioggia. Siamo tornati al solito parcheggio, anche perché era pagato per tutto il giorno e prima di tornare in centro, abbiamo fatto un giro all'interno del Viru Center che era proprio sulla nostra strada. Viru Keskus o Viru Centre (indirizzo Viru Valjak 4/6) è un centro commerciale nuovo e di classe che si trova nell'antica Tallinn. La struttura moderna è su più piani e ben articolata. Il luogo ospita 16 diversi ristoranti e bar. Ci sono ogni tipo di negozio e localini e non si tratta solo di un centro commerciale ma anche di un bel punto di incontro. Siamo rimasti solo una decina di minuti ed abbiamo girato prevalentemente, da bravi maschietti, per negozi di elettronica, computer e fotografia, per poi proseguire la nostra visita alla città. Meta della visita serale è stata la collina di Toompea, battuta metro per metro, per scoprire tutto quello che di importante c'era da vedere. Seguendo gli appunti e soprattutto la mappa della città alta (Toompea ha un'altezza di 48 metri sul livello medio della città), ci siamo affacciati sulle tutte le "piattaforme panoramiche" ed in particolare Kohtuotsa e Patkuli View Platform da dove, più di mille parole, parlano le foto per descrivere l'incantevole visuale di cui abbiamo goduto. Dopo aver visto il magnifico panorama di Tallinn da ogni lato della città, proseguiamo la nostra camminata fino ad arrivare alla grande Lossi Plats (piazza del castello) dove da un lato abbiamo il castello di Toompea (Toompea loss), dipinto di un particolare rosa antico, dove ha sede il parlamento estone e dall'altro la bellissima Aleksander Nevski katedraal, l'ottocentesca cattedrale russo-ortodossa. L'ortodossa Alexander Nevski Katedraal (Lossi plats 10) fu costruita secondo i criteri architettonici ortodossi, durante gli ultimi anni del 1800. Dalla cima della collina di Toompea, la chiesa domina la città. L'aspetto di ispirazione russa molto marcato e le dimensioni imponenti, ne fanno un edificio che contrasta radicalmente con la cornice medievale della città vecchia ed è nota, oltre che per la sua bellezza, anche per possedere la più grande cupola tra tutte le chiese di culto ortodosso. Da Wikipedia: Di fronte alla cattedrale c'è il Castello di Toompea (in estone Toompea loss). Il primo castello, che fu in legno, si pensa sia stato edificato tra il X e l'XI secolo. Dal 1922 vi si tengono le sedute del parlamento (Riigikogu). Durante il periodo di occupazione sovietica (1940-1941 / 1944-1991) e nazista (1941-1944) il Riigikogu fu abbandonato ma dal 1991 è stato pazientemente restaurato dagli estoni. Dal castello svetta la torre di Ermanno il Lungo (in estone: Pikk Hermann), con in cima la bandiera estone che ancora oggi domina Toompea. Ormai si erano fatte le 8 di sera, la chiesa era chiusa e per tornare alla macchina dovevamo camminare per una mezz'ora. Ci siamo quindi incamminati, arrivando al parcheggio proprio alle 20:30 per arrivare in hotel dopo sette minuti netti, credo il record del percorso. Ci diamo una sistemata, facciamo un piccolo riposino ed alle 22:20 siamo di nuovo in centro, per cenare e passare la serata. Visto che era abbastanza tardi, proviamo a cercare un parcheggio più vicino al centro, per non dover camminare troppo e dopo aver girato un po, crediamo di averne trovato uno regolare a due passi dal Viru Gate. Non eravamo proprio sicurissimi ma fiduciosi e poi a quell'ora chi sarebbe passato a controllare? Per stare ancora più tranquilli abbiamo esposto anche il tagliando che avevamo fatto nell'altro parcheggio, che era ancora valido. Trovare un ristorante dove mangiare non è stato facilissimo perché molti erano già chiusi e di quelli rimasti non ce ne piaceva nemmeno uno. Alla fine, arrivati in Raekoja Plats (piazza del municipio), zona dove si concentra il maggior numero di bar e ristoranti della capitale, ci lasciamo convincere dal ragazzo dell'Old Estonia, uno dei tanti "butta dentro" davanti ai ristoranti. Locale semivuoto, non molto illuminato e neanche molto ben arredato, sapeva proprio di vecchio. Del resto, se si chiamava Old Estonia, un motivo ci sarà stato. Non avendo preso nulla di complicato, non posso dire di aver mangiato male, anche perché un pezzo di tacchino e delle patate fritte li sanno fare tutti ma quando siamo andati a pagare, al prezzo scritto sul menù è stata aggiunta una percentuale (forse l'iva) che mi ha fatto girare le palle. Ricordarsi di evitare il ristorante Old Estonia, nella piazza principale, la prossima volta che andremo a Tallinn. Siamo usciti dal ristorante poco prima di mezzanotte e camminando per la città, quasi per caso, ci troviamo alla discoteca Hollywood. Bellissima vista da fuori, all'interno di un palazzo storico con delle altissime colonne bianche ma rimasta ignota all'interno, visto che oltre ad essere abbastanza giovani, erano anche tantissimi quelli in fila per entrare. Dopo essere rimasti una decina di minuti a guardare il passeggio di giovani estoni, a mezzanotte e mezza torniamo all'auto e scopriamo che il parcheggio di cui non eravamo proprio sicuri, in effetti non era affatto regolare. Come l'abbiamo capito? Dalla multa sul parabrezza, cazzo! Per fortuna erano solo 31 euro ma essendo scritta completamente in estone, bisognava trovare qualcuno che ce la traducesse e ci spiegasse come pagarla. Potevamo far finta di niente ma essendo l'auto a noleggio, non volevamo avere brutte sorprese nel caso un giorno la multa fosse stata recapitata dall'Estonia alla Lettonia. Magari non dappertutto succede come in Italia che gli stranieri se ne infischiano delle nostre multe. Non potevamo saperlo e nel dubbio era meglio pagare. Essendo presto per andare a dormire, decidiamo di fare un giro al porto, per vedere da dove ci saremmo dovuti imbarcare per andare in Finlandia. Quando arriviamo in prossimità dello scalo, troviamo tanta gente che dal parcheggio si dirige verso un palazzo e non avendo niente da fare, andiamo a vedere di cosa si trattasse. Era ovviamente una discoteca ed altrettanto ovviamente siamo entrati, avendo come alternativa solo quella di andare a dormire. La clientela era estremamente giovane e parlando con una ragazzina ho scoperto che almeno 16 anni (o forse 18) ce li avevano tutti, perché altrimenti non sarebbero potuti entrare. All'ingresso infatti, come accade nei locali seri, si controllavano i documenti a quelli che non dimostravano l'età consentita. Una volta entrati vediamo che l'età media non si scosta molto dal limite inferiore, tranne alcuni casi e soprattutto che questi ragazzi estoni sono atermici e un soprattutto squilibrati. Si può fare uno schiuma party sul terrazzo di un palazzone, quando la temperatura è di appena pochi gradi sopra lo zero? Neanche un'ora ed abbiamo detto basta. Alle 2:10 eravamo all'hotel e catturato come al solito da internet, ho fatto le quattro. Clicca per ingrandire e leggere il commento |
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