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Martedì 12 Agosto
Dopo un anno ad elemosinare ferie per poter fare weekends all'estero, finalmente sono arrivate le ferie estive. Per l'estate 2008 ho scelto di visitare Stoccolma e Riga, capitali rispettivamente di Svezia e Lettonia, accompagnato da Andrea (collega di lavoro) e Lorenzo, un suo amico.
Andato in ferie venerdì scorso, oggi, martedì 12 agosto siamo partiti. La sveglia quasi come un giorno lavorativo (6:45) per arrivare a Civitanova, a prendere il treno per Rimini, alle 7:41 in perfetto orario.
Alle 9:20 siamo arrivati nella città romagnola e siamo andati diretti a cercare l'autobus per l'aeroporto di cui conoscevo già il numero e gli orari (organizzazione accuratissima). Poco prima delle dieci e mezza siamo arrivati in aeroporto, giusto due ore prima del decollo (12:35). Due ore e dieci di volo e finalmente siamo atterrati a Stoccolma Skavsta (14:45).
L'aeroporto Ryanair, come da tradizione non è in città (Stoccolma) ma ad un centinaio di km ed essendo uno scalo secondario non è nemmeno tanto grande. Nella sua semplicità "Ikea" però, è carino e funzionale.
Alla biglietteria automatica della Flygbussarna (la compagnia di autobus che collega Skavsta a Stoccolma) ho iniziato a regalare soldi. Ho pagato per tre biglietti e ne ho ritirato uno solo, credendo fosse cumulativo, senza aspettare che uscissero anche gli altri due. 30 euro buttate al vento e via!
Alle 16:15 siamo partiti per Stockholm traversando la foresta svedese. L'aeroporto infatti è immerso nel verde e sorvolando quella zona sembrava di essere in amazzonia tanto era vasta e fitta la vegetazione. Alle 17:35 siamo arrivati alla stazione centrale (T-Bana) della capitale svedese dove, cambiato un po di euro in corone, abbiamo acquistato la Stockholm Card indispensabile per muoversi in libertà. Si tratta infatti della classica tessera che fanno tutte le grandi città che, per diversi giorni, a seconda del prezzo, da la possibilità di avere mezzi di trasporto gratis ed ingressi ridotti o addirittura gratuiti a diverse attrazioni cittadine.
Rimaneva l'ultima parte del viaggio. Dopo auto, treno, autobus, aereo e pullman, alle 18:20 siamo saliti anche in metropolitana per scendere ad Alvik, la nostra fermata, che era proprio sotto l'albergo. Alle 19 siamo arrivati allo Stay At Hotel. La nostra sistemazione in terra svedese era un "hotel apartment", praticamente dei mini appartamenti all'interno di una struttura enorme, dove ci siamo potuti riposare un po (ma non troppo) prima della serata.
Alle 21:30 ci siamo messi in moto, cercando come prima cosa un McDonalds che abbiamo faticato non poco per trovarne di aperti. Fermato lo stomaco, per passare un po di tempo, ci siamo fatti anche una birra in un pub irlandese e verso l'una si era in cerca di una discoteca. Passeggiando, abbiamo trovato un localino da dove usciva della musica e ci siamo fermati a vedere come fosse all'interno. Devo dire che mi è proprio piaciuto, anche perché una certa Sofìa, classica svedese alta bionda e carina, ha insistito per fare la mia conoscenza. Siamo usciti dal club alle 3, in cerca di una discoteca vera, ma purtroppo senza successo.
Quando tutto sembrava perduto, lasciandoci solo l'opzione "andare a dormire" abbiamo finalmente trovato quello che cercavamo. Sentiamo da lontano un po di musica ed avvicinandoci scopriamo con nostra grande sorpresa essere una discoteca! Forse però non era la nostra serata e benché l'avessimo trovata, non ci hanno fatto entrare perché stavano chiudendo. Alle 3:30, persi per Stoccolma, non sapevamo dove sbattere la testa (dormire no) quando quel genio di Andrea ha avuto la brillante idea di aspettare l'apertura della metro in un casinò.
Usciti alle 5 in punto abbiamo camminato per 20 minuti prima di trovare una stazione della metropolitana e finamente alle 5:40 siamo riusciti a raggiungere l'hotel.
A quel punto avevamo un grosso dilemma: aspettare svegli le 6:30 per la prima colazione oppure tuffarci nel letto e svegliarci quando saremmo stati sazi si, ma di sonno? Visto che la mattina la mia sveglia era stata alle 6:45 ho pensato di completare il giro e fare le 24 ore in piedi: colazione e poi a dormire.
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