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Quinto giorno (Lunedì 13 Agosto)
Dalla receptionist ci facciamo prenotare un hotel della stessa compagnia a Goteborg, nostra prossima meta. La gentile signorina ci chiama la collega nordica e dopo alcune frasi incomprensibili ci dice che ci sarebbe una doppia a 1.040 corone. Pensiamo un momento e visto che non eravamo proprio disperati, le diciamo che è troppo "expensive" e la ringraziamo della collaborazione. Questa dopo altre frasi incomprensibili con la collega di Goteborg ne fa uscire fuori una ad 840 corone ed a quel punto la prendiamo.
A quel punto, con la tranquillità di avere già una camera (per due giorni), senza l'affanno di arrivare in una città sconosciuta in cui si parla una lingua impossibile e doverla cercare, carichiamo le valigie in auto e lasciamo l'hotel.
Torniamo a vedere il Tournig Torso, questa volta con la luce del giorno e ci facciamo un po di foto. Finito il servizio fotografico andiamo a "fare cambusa" in un grande centro commerciale e scopriamo che cosa rappresenta la scritta ICA sulle maglie della nazionale di calcio svedese: ICA MAXISTORE.
Alle 12:15 si parte alla volta di Goteborg, seconda città della Svezia che si trova nella costa ovest, 280 km a nord di Malmoe.
Viaggiare nelle autostrade svedesi è bellissimo, c'è un paesaggio eccezionale, tutto verde, fattorie, mucche, ed anche se i "verdi" non sono d'accordo, a me piace anche vedere quei piloni degli impianti eolici. Ce ne sono tantissimi. Alle 14 ci ricordiamo che dobbiamo ancora mangiare e facciamo una sosta in un McDonald's lungo l'autostrada (noi abbiamo gli autogrill, spesso sfigatissimi)
Alle 16:15, guidati dal nostro preziosissimo navigatore satellitare, arriviamo a Goteborg ed avendo già una camera prenotata non dobbiamo nemmeno iniziare il solito rito del chiedere informazioni a destra e a manca. Dopo aver sbrigato le formalità, finalmente, verso le 17, prendiamo possesso della nostra umile stanza dopo apparecchiamo e tiriamo fuori qualcosa da mangiare comprato in mattinata al supermercato ICA. Ci buttiamo un po sul letto, per provarlo, ma questo ci fa prigionieri e riusciamo a liberarci solo alle 18:15 quando decidiamo di fare conoscenza con la città.
Nel nostro breve tragitto a piedi, veniamo colti dalla pioggia e ci rifugiamo per un po sotto la tenda di un negozio ma vediamo che la gente di Svezia sembra non sentirla, molti continuano a camminare indisturbati. Dopo la breve parentesi pluviale, troviamo anche un centro informazioni dove, miracolosamente, troviamo una bella ragazza che parla italiano. Che culo! Cioè.. siamo stati fortunati.
La signorina parlava italiano avendo lavorato per 5 anni a Milano, in un negozio di articoli sportivi e sfruttando tutto il suo fascino riesce a farci fare una speciale tessera, che esiste in tutte le grandi città, con la quale è possibile avere tragetti, mezzi di trasporto pubblici ed ingresso a qualche museo gratuiti per un giorno.
Alle 21 torniamo in camera per fare una doccia e rifocillarci ma subito dopo ritorniamo in centro a cercare la movida. Essendo "MOVIDA" una parola spagnola, non la troviamo di certo in Svezia, infatti c'era pochissima gente in giro.
Alla 1:15 torniamo sui nostri passi, ritirandoci in hotel dove sfruttiamo la postazione internet gratis per tenere un po di contatti con l'Italia, leggere qualche notizia e mettere giù anche una pagina di blog dal nord Europa live.
Alle 2 o'clock si dormiva.
Le foto del giorno
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