Domenica 22 Agosto

Siamo arrivati alla fine della vacanza, domenica 22, l‘ultimo giorno.

Mi sono svegliato alle nove e verso le dieci e mezza sono uscito a fare un giro e qualche autoscatto quà e la, intorno alla piazza dell'Indipendenza (Maidan Nezalezhnosti) allo stadio Lobanovsky e poi in Kreshatik. Gente in giro ce n’era pochissima e gli altoparlanti diffondevano una musica che tutto era tranne che allegra. Si respirava un atmosfera molto particolare che rendeva ancora più triste queste ultime ore a Kiev.

Verso mezzogiorno sono passato alla parte alta della città e più precisamente al monastero di San Michele di cui non avevo ancora fatto foto con il sole. Alle 13:30 torno da Sandro, che era ancora a casa, e ci rechiamo pur l’ultima volta a mangiare da Puzata Hata. Una passeggiata anche in Kreshatik, per l’ultimo saluto e poi ce ne torniamo in appartamento a preparare le valige.

I nostri amici Tamila e Sacha ci passano a prendere alle 15:30, per accompagnarci all’aeroporto, ma mi ero dimenticato di dirlo al tassista che avevo preventivamente prenotato. Questo mi telefona chiedendomi dov’ero e mi dice che mi stava aspettando nella piazza. Mi sono sentito un po in colpa a dirgli che avevo trovato un passaggio gratis ma visto tutte le fregature che ci passano di solito i tassisti, non è un grosso problema se per una volta la passiamo noi, la fregatura.

Alle 16:30 siamo arrivati all’aeroporto e dopo i saluti ed i ringraziamenti ai nostri amici, entriamo e passiamo subito ai controlli. Tutto regolare, nessun problema con i bagagli a mano ed attendiamo fino alle 18 per poterci imbarcare. Decollo alle 18:35 ed atterriamo a Fiumicino che erano le 21 ma con effetto del fuso orario si scala un’ora e diventano le 20.

Avendo i tempi un po stretti per la coincidenza con Ancona ci siamo incamminati velocemente verso il gate ma prima c’è stato il controllo dei passaporti che merita di essere raccontato. Visto che tutti dicevano che si può fare a meno di mettere il bollo e che non viene controllato quasi mai, anche noi avevamo fatto lo stesso per risparmiare una inutile tassa. Un amico mi aveva detto che eventualmente, i problemi ci sarebbero stati al ritorno in Italia ma, essendo italiano, per quel controllo era sufficiente la carta d’identità. Semplicissimo, che ci vuole!?

Alle 21:35 parte il nostro "Roma-Ancona" per atterrare nel capoluogo marchigiano dopo soli 40 minuti, dove c’era mio padre che mi stava aspettando. Alle 23 in punto ero a casa, pronto per dormire una settimana intera che purtroppo non avevo ricominciando a lavorare il giorno seguente. Finita la vacanza, finite le ferie, finito tutto!



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Aggiornato: 23.03.11